Il toponimo deriva dalla radice mesopotamica "bar" (palude); al primo nome fu in seguito aggiunto l'aggettivo "sardo" per evitare confusioni con il capoluogo pugliese. Comune in provincia dell'Ogliastra, è situato sulla costa centro-orientale della Sardegna, nella valle posta tra le colline di Su Pranu e Crastu, fino al rio Mannu. Il territorio si mostra molto eterogeneo, ma sempre ricco di suggestioni con le lunghe spiagge ed il mare cristallino dagli incantevoli colori, le pianure, le colline, l'altopiano di Teccu e le zone umide. Il centro storico è caratterizzato dalla presenza di antiche abitazioni costruite con pietre e fango e di vicoli angusti.
La zona fu abitata dall'uomo sin dal periodo preistorico, come testimoniano le "domus de janas" presenti in molte località ed i "menhirs". Tante le tracce lasciate risalenti al periodo nuragico: ben 14 complessi archeologici sono stati rinvenuti uniformemente distribuiti sul territorio. I resti di una strada romana ed i materiali ritrovati nei nuraghi, nonché il presidio di Custodia Rubriensis testimoniano la presenza di Roma sul territorio. Con la diffusione del Cristianesimo nacquero numerosi villaggi edificati intorno a chiese rurali e le successive invasioni barbariche ed arabe spinsero le popolazioni a riunirsi in un unico nucleo urbano. La prima notizia documentata su Bari Sardo risale al XII secolo. Nel XV secolo gli Spagnoli conquistarono il territorio.
Da vedere:
La chiesa della Beata Vergine del Monserrato, situata al centro del paese, è un edificio ricco di marmi pregiati edificato nel XVIII secolo.Conserva al suo interno un pregevole altare barocco e numerosi oggetti in materiali preziosi.
La chiesa di Santa Cecilia è un piccolo edificio di estrema semplicità con tetto a capanna e campaniletto.
La chiesa di San Leonardo del XVI secolo, in posizione dominante il centro, è ridotta a rudere.
La chiesa di San Giovanni.
La torre aragonese, edificata tra il XVI ed il XVII secolo, è situata su un promontorio. Presenta forma tronco-conica e divide la spiaggia di Planargia da quella detta della torre.
Le domus de janas, piccole grotte scavate dall'uomo nella roccia ed usate come tombe.
I numerosi nuraghi.