Il toponimo per alcuni deriva dal latino "cuspis" (punta), con riferimento alla forma della collina non distante dal paese. Comune in provincia del Medio Campidano, situato in una pianura alle pendici del Monte Santa Margherita-Su Montixeddu, ai confini con la provincia di Oristano, il centro urbano di Guspini presenta una struttura tipicamente medievale: il territorio è straordinariamente ricco di testimonianze storiche ed artistiche. E' famoso per la produzione dei coltelli artigianali.
Abitato sin dall'epoca pre-nuragica, mostra tante testimonianze della presenza umana nel periodo dei nuraghi. La zona fu frequentata anche dai Fenici e dai Romani ed, infine, fu conquistata dai Bizantini. Il centro urbano sorse nel Medioevo e le prime notizie documentate risalgono al XII secolo; entrò nella giurisdizione di Arborea, poi sotto gli Aragonesi, epoca in cui visse una fase di declino. Successivamente fu feudo dei Carroz nel XV secolo, dei Centelles nel XVII e degli Osorio. Dal 1383 passò sotto il dominio dei Savoia. A partire dalla metà dell'Ottocento le vicende del paese furono legate alle miniere presenti in zona.
Da vedere:
La chiesa di San Nicola, vescovo di Mira, di epoca quattrocentesca, si presenta in forme gotico-aragonesi con prospetto merlato e rosone, il campanile fu terminato nella prima metà del XVIII secolo. L'edificio, che si affaccia sulla piazza principale del paese, ha subito diversi rifacimenti nel corso degli anni, come si evince chiaramente dalla struttura. Al suo interno una campana trecentesca ed un organo del Settecento.
La chiesa di Santa Maria di Malta risalente al XII secolo.
Gli impianti dell'ex miniera di Montevecchio.
I nuraghi, i menhirs ed i pozzi sacri.
L'area fenicio-punica di Neapolis.
La chiesa di San Giovanni Bosco.
Il castello di Monte Arcuentu.
La chiesa di San Pio X.
I Basalti Colonnari.