Comune in provincia di Sassari, situato su un promontorio proteso nel mare, al centro del Golfo dell'Asinara, nella zona nord della Sardegna, il borgo di Castelsardo, caratterizzato da vicoli a gradoni, è dominato dalla possente mole del castello. Dalla sua posizione privilegiata è possibile godere di uno splendido panorama sulle coste limitrofe e su un tratto di costa corsa.
La struttura del territorio e la presenza di rifugi naturali costituirono elementi determinanti per la scelta da parte dell'uomo di queste zone come rifugio sin dai tempi pre-nuragici. Quest'area fu colonizzata dai Romani che ivi crearono uno scalo commerciale. Caduto l'Impero, molti terreni furono donati ai diversi ordini monastici. Il paese si venne a creare allorché, tra il XII ed il XIII secolo, i Doria (famiglia di origini genovesi) fondarono un castello, denominato Castelgenovese. La popolazione locale lentamente si trasferì all'interno della fortezza che fu dotata di cinta muraria. Castelsardo appartenne ai Doria fino al 1448; per un periodo fu sotto il Giudicato di Arborea, poi fu conquistato dagli Aragonesi e nel XVIII secolo fu sotto il controllo dei Savoia e gli fu conferito l'attuale nome.
Da vedere:
La cattedrale di Sant'Antonio Abate, risalente la periodo aragonese, ha un aspetto estremamente semplice. Preceduta da una piazzetta che si affaccia sul mare, possiede un campanile a base quadrata in basso ed ottagonale in alto, con cupola ricoperta di maioliche. Presenta una sola navata. Originariamente in stile romanico, oggi mostra particolari tardo-gotici. Al suo interno arredi in legno risalenti al XVII-XVIII secolo ed un polittico della fine del Quattrocento.
La chiesa di Santa Maria delle Grazie, romanica, fu rifatta all'interno durante il periodo barocco.
La Loggia, risalente al XII secolo, oggi è sede del Consiglio Comunale.
Le mura prenuragiche del Monte Ossoni.
La roccia dell'elefante.
Il Castello dei Doria.
Il palazzo dei Doria.
Il nuraghe Paddaju.