Comune in provincia di Sassari, situato su un piccolo promontorio che si affaccia su vaste spiagge, l'abitato di Alghero si presenta estremamente eterogeneo, benché si possa riconoscere nella maggior parte delle abitazioni lo stile tipico del periodo compreso tra il Settecento e l'Ottocento. Una poderosa cinta muraria, edificata in tempi diversi, nel periodo compreso tra il XIII ed il XVIII secolo, ancora circonda il borgo ed è scandita da frequenti bastioni circolari.
Prima dell'anno Mille non si hanno notizie certe circa le popolazioni che frequentarono la zona dove oggi sorge Alghero. Fondato nel 1102 dai Doria, potente famiglia genovese, il primo nucleo si sviluppò a nord, intorno al porto, e successivamente si vennero a creare due abitati, uno verso l'interno, l'altro all'esterno. Nel XVI secolo sorse la frazione di Villanova verso sud. Appartenne a Genova dal XII alla metà del XIV secolo, poi passò agli Aragonesi che, dopo aver sconfitto la flotta genovese, vi trasferirono una colonia di Catalani allontanando Sardi e Liguri. Fu sotto il dominio spagnolo per ben quattro secoli e l'impronta catalana è rimasta impressa sia nell'architettura che nel dialetto e nei costumi. A loro si deve il collegamento tra i diversi insediamenti urbani attraverso un sistema di strade. Nel 1720 l'intera isola passò ai Savoia ed Alghero finì con il perdere importanza a favore di Porto Torres, più facilmente raggiungibile dalle coste liguri.
Da vedere:
La chiesa di San Francesco, eretta alla fine del Trecento in stile gotico e successivamente ricostruita, mostra una sobria facciata, interrotta solo dal portale e dai due rosoni centrali che rivelano due diverse fasi costruttive: quello inferiore risalente alla seconda metà del Trecento, quello superiore del tardo Cinquecento. Presenta un presbiterio coperto da volte a crociera, matroneo e cappelle laterali. Si caratterizza per un piccolo chiostro romanico a loggia, quattrocentesco nel piano inferiore e settecentesco nel superiore.
La cattedrale, risalente alla fine del Settecento, presenta coro e campanile di epoca più antica, quest'ultimo, a forma esagonale, è posto sull'abside. La struttura è caratterizzata da una copertura ottagonale e da un vistoso pronao a colonne doriche sormontato da un timpano.
La chiesa di San Michele in stile barocco.
La Torre di Porta Terra, edificata nel Quattrocento dalla comunità ebraica, costituiva una delle due porte di accesso alla città attraverso l'antica cinta di mura.
Palazzo Machin, di epoca cinquecentesca, presenta un bel portale sovrastato da una particolarissima finestra in stile gotico-catalano.
La Torre dell'Esperò Reyal di epoca cinquecentesca.
Palazzo Albis-De Ferrera con facciata tardo-gotica.
Il Bastione della Maddalena.
Il giardino pubblico.