Moderno centro industriale ed agricolo, situato a poca distanza da Bologna, Zola Predosa è adagiato tra la pianura e le morbide colline, solcate dal torrente Lavino. In questi luoghi l'insediamento umano è attestato da numerosi e importanti reperti archeologici già dall'Età del Bronzo. Le culture villanoviana, etrusca e romana sono documentate con reperti che si possono ammirare oggi al Museo Civico Archeologico di Bologna: corredi funebri di particolare pregio del periodo villanoviano, vasi e bellissime figure in bronzo del periodo etrusco come il famoso Efebo ritrovato nel podere Fruga alle falde del Monte Capra.
Caratteristica della città sono i numerosissimi pilastrini sparsi un po' ovunque nella città, simbolo di quella esigenza umana di segnare i luoghi con simboli religiosi.
Siti di interesse:
- la Chiesa dei Santi Nicolò e Agata, la maggiore tra le chiese della città, nata dalla fusione delle due precedenti chiese intitolate a San Nicolò e Sant'Agata, avvenuta nel Quattrocento. All'interno pregevoli decorazioni in stucco e sculture di Giuseppe Callegari.
- la Chiesa di Santa Maria di Gesso, già esistente nel XII secolo all'interno del castello di Gesso, e più volte ricostruita nel corso dei secoli. La struttura attuale risale al seicento e conserva sculture di Giacomo Quadri e pitture di Girolamo Bonesi.
- la Chiesa di Cristo Re, realizzata in stile neogotico dall'ingegner Giuseppe Gualandi nel 1926;
- la Chiesa di San Luigi, realizzata nel 1975 su progetto dell'architetto Glauco Gresleri;
- Palazzo Albergati, iniziato nella seconda metà del XVII secolo su commissione di Girolamo Albergati Capacelli. L'edificio ha forma e dimensioni tali da costituire un punto di riferimento per tutto il territorio circostante. L'austerità dell'esterno contrasta con l'imprevedibile eleganza barocca dell'interno. I soffitti a volta sono stati affrescati con temi mitologici e rappresentano un momento importante della pittura emiliana fra '600 e '700; gli autori sono Alboresi, Colonna, Burrini, Pesci, Valliani, Bigari e Orlandi. Visitato da moltissimi personaggi della politica e della cultura europea, nel '700 le sue grandi sale furono utilizzate da Francesco Albergati, commediografo e attore, come teatro per musica e prosa.
- Villa Edvige Garagnani, risalente alla seconda metà del Settecento, splendido esempio di dimora borghese di villeggiatura;
- Palazzo Bentivoglio-Pepoli (XVI secolo);
- Palazzo Stella (XVIII secolo);
- Villa delle Tombe, di origini medievali;
- Villa Magnani Guidotti (XVII secolo);
- Villa Zanchini Garagnani (XVII secolo);
- Villa Quattro Torri (XVII secolo);
- Villa Balzani (XIX secolo);
- Villa Maccaferri (inizi XX secolo),
- Villa Bertoloni Marcovigi (XIX secolo);
- Villa Ricci Signorini (XVII secolo);
- Villa Socini-Portoni Rossi (XVI secolo);
- il nuovo Municipio, terminato nel 1991 su progetto di Ivo Tagliaventi.