Comune della provincia di Bologna, confinante con il capoluogo di regione, Anzola dell'Emilia sorge in un'area ricca di corsi d'acqua: infatti, oltre ad essere attraversata dai torrenti Samoggia e Lavino, segnaliamo anche il Ghironda e il Martignone ed una fitta rete di canali e fossi.
Il toponimo, comparso per la prima volta in un documento datato 888, probabilmente deriva dall'abitudine antica di suddividere i fondi rustici in once o frazioni di essa (onciola); da qui, poi, in seguito a successive modificazioni, si sarebbe giunti all'attuale denominazione.
Recenti campagne di scavi hanno portato alla luce reperti del periodo neolitico, villanoviano ed etrusco. La presenza romana è testimoniata, oltre che da alcuni ritrovamenti, anche dalla menzione fatta da scrittori latini, come Pomponio Mela e Polibio. Il comune vero e proprio, tuttavia, fu istituito solo nei primi anni del XIX secolo con Napoleone. La storia medievale è ricca di scontri tra guelfi e ghibellini e tentativi, da parte della vicina e più potente città di Bologna, di annettere il territorio di Anzola.
Siti di interesse:
- la Torre di Re Enzo, così detta perché nel 1249 ospitò Re Enzo, figlio di Federico II e re di Sardegna, prigioniero dei bolognesi;
- la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, di origini medievali, con un bel fonte battesimale e pregevoli dipinti di Spisanelli e Guardassoni;
- la Badia di Santa Maria in Strada, una delle pievi più antiche della zona, con i suoi oltre mille anni di storia;
- la Tomba del Vescovo, palazzo adibito a residenza estiva dei vescovi nel XIV secolo.