Comune della provincia di Bologna, situato lungo la via Persicetana, San Giovanni in Persiceto sorge in un'area interessata da insediamenti umani sin dal periodo preistorico: numerosi, infatti, sono i ritrovamenti risalenti all'età del Bronzo e alla prima età del Ferro portati alla luce durnte alcune campagne di scavi. Successivamente la zona fu occupata da tribù galliche, mentre la presenza di un "vicus" romano è attestata dalle superstiti tracce di centuriazione (II secolo a.C.).
Il toponimo onora il Santo Patrono, nella prima parte, mentre la seconda parte sembra indichi il luogo che ai tempi della supremazia dell'Abbazia di Nonantola fu "persiccato", ossia prosciugato dalle acque paludose per essere coltivato.
Dopo la caduta del regno longobardo (774), il territorio, infatti, entrò sotto il dominio di Modena e dell'Abbazia di Nonantola; nel XII secolo passò sotto l'orbita di Bologna e ne seguì le sorti, fino all'assoggettamento allo Stato Pontificio.
Siti di interesse:
- la Collegiata di San Giovanni Battista, costruita a partire dal 1671 su progetto di Paolo Emilio Canali, con facciata ottocentesca; nell'interno barocco, tra ricchi stucchi settecenteschi recentemente riportati agli antichi splendori, sono conservati dipinti dei principali esponenti della pittura bolognese fra il '500 e l'800 (Guercino, Francesco Albani, Ercole Graziani, Ubaldo Gandolfi, Alessandro Guardassoni).
- il Palazzo Comunale, situato di fronte alla Collegiata di San Giovanni Battista, di origini quattrocentesche, con un suggestivo scalone settecentesco dell'architetto Giuseppe Tubertini.
- il teatro comunale, inaugurato nel 1790 e recentemente restaurato, opera di Giuseppe Tubertini, in collaborazione con Giovanni Giacomo Dotti e Francesco Tadolini;
- la cinquecentesca Chiesa della Madonna con la cintura, con annesso oratorio settecentesco;
- il Palazzo del Santissimo Salvatore, eretto nel Settecento da Giuseppe Civoli, oggi sede della Biblioteca Comunale G.C.Croce;
- il Palazzaccio (o Casa dell'Abate) è il monumento più antico della città, in tipico stile medievale bolognese (XIII-XIV secolo);
- la scenografica piazzetta Betlemme, ribattezzata "piazzetta degli inganni" per i coloratissimi dipinti trompe l'oeil dello scenografo Gino Pellegrini;
- il complesso Conventuale di San Francesco;
- Villa Giovannina (1504) costruita su progetto di Sebastiano Serio per Giovanni II Bentivoglio. Le sue torri merlate ne fanno un interessante esempio del passaggio dal castello medievale alla residenza signorile. All'interno della villa si conservano affreschi attribuiti al Guercino, eseguiti tra il 1617 ed il 1632.