Importante comune situato nell'Appennino Emiliano, a sud est di Bologna, lungo la strada della Futa, Pianoro sorge in un'area interessata da insediamenti Celti, Etruschi e Romani. Nell'XI secolo Bonifacio di Canossa aveva scelto come sua residenza il castello di Pianoro, distrutto dai bolognesi nel 1377 per punire gli abitanti di una presunta cospirazione contro Bologna. Dal XII secolo segue le sorti del capoluogo e molti secoli più tardi, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, il territorio comunale fu fortemente bombardato nonché teatro di un'aspra battaglia tra le truppe tedesche e quelle anglo-americane.
Siti di interesse:
- la Chiesa di San Giacomo Maggiore, situata a Pianoro Vecchia, fu ristrutturata nel Settecento, al cui interno sono custodite pregevoli tele attribuite alla scuola del Francia. E' collegato ad un antico "ospitale" di pellegrini, di cui si ha notizia sin dal XII secolo.
- i resti dell'Abbazia di San Benedetto (XII-XIII secolo), in stile cistercense, con elementi romanici e proto-gotici;
- l'Abbazia di San Bartolomeo, in stile protoromanico e ristrutturata nel Novecento, conserva un prezioso vaso in marmo greco risalente all'età augustea;
- la Torre dei Lupari, fortilizio in stile romanico alla cui realizzazione parteciparono anche i Maestri Comacini. La torre è munita di una scala a chiocciola racchiusa in una torretta adiacente che permette l'accesso alla stessa. La torre ed un edificio a doppio loggiato, racchiudono da tre lati il cortile.
- il Monte delle Formiche, così detto perché nei primi giorni di settembre, sciami di formiche volanti raggiungono la vetta fin dentro la chiesa e qui muoiono. Il Santuario di Monte delle Formiche, anche detto di santa Maria di Zena, ha origini medievali.
- il castello di Zena, alle pendici del Monte delle Formiche, di origini medievali ma con elementi architettonici del XIV e del XVII secolo.