Situato tra il Reno e il Panaro, Castel d'Aiano, immerso nel verde dell'Appennino Bolognese deriva il suo toponimo dalla presenza in loco di un'antica roccaforte e dal nome del primo proprietario dei terreni, un soldato romano di nome Aiano. E' attraversato dall'antica via Nonantolana, lungo la quale sono ancora ben visibili i ruderi degli ostelli e dei monasteri che fiancheggiavano questa strada. Durante la Seconda Guerra Mondiale visse in prima persona gli eventi che caratterizzarono quel periodo, in particolare la Resistenza Partigiana, trovandosi lungo la c.d. Linea Gotica. A commemorare tali avvenimenti è stato di recente inaugurato un plastico multimediale che ripercorre cronologicamente la storia di quegli anni, dall'agosto del 1944 all'aprile del 1945.
Siti di interesse:
- la Chiesa di San Martino, già citata nel Trecento, conserva una Deposizione attribuita a Denis Calvaert, mentre alla base del campanile è situata la primitiva abside romanica.
- la Chiesa e il monastero di Santa Lucia, costruiti in origine come roccaforte nel 948, furono oggetto di rifacimenti prima nel 1046 e, successivamente, nel 1473.
- le grotte di Labante, formatesi dalla deposizione di roccia calcarea, ricoprono un notevole interesse naturalistico e scientifico e sono immerse in un contesto naturale di grande fascino.