Vergiate è un comune in provincia di Varese, situate sulle colline moreniche dello Strona, sulla sponda meridionale del Lago di Comabbio e in prossimità del Lago Maggiore, al limite settentrionale del Parco del Ticino. Il toponimo potrebbe derivare o da una forma sincopata latina "in veridium agere" (adagiato nel verde) o da "Varus" e quindi "Varellus" (luogo di Vagello).
Alcune selci e frammenti ceramici risalenti al Neolitico, nonché i resti di un villaggio palafitticolo del 2500 a.C., ci permettono di affermare con estrema certezza la presenza dell'uomo in questi luoghi sin dai tempi più antichi. Sono, inoltre, stati riportati alla luce reperti etruschi ed una villa romana con terme. Nel Medioevo, come tanti altri comuni limitrofi Vergiate fece parte del Contado del Seprio, per essere poi inserito nel feudo di Somma Lombardo di proprietà dei Visconti ai quali resta fino al 1712.
Da visitare:
- la Chiesetta di San Gallo di Ronchi, originariamente di proprietà dell'Abbazia di San Gallo in Svizzera, realizzata su antiche strutture pagane con il reimpiego di mattoni romani;
- la Chiesa di Santa Maria Assunta, di origine trecentesca, in stile romanico povero;
- la Parrocchiale di San Martino, edificata nel 1889, inglobando anche l'omonima chiesa del Quattrocento. In un'ala della facciata è stata murata un'ara dedicata al dio Silvano, rinvenuta in loco;
- la duecentesca Chiesa di San Materno;
- la trecentesca Chiesa di Sant'Eusebio, rimaneggiata nel XVIII secolo;
- una torre medievale a Corgeno, realizzata con ciottoli di fiume, probabilmente facente parte di un'antica cinta muraria;
- i cromlech della Civiltà di Golasecca nella brughiera di Sesona;
- il Torrazzo di Sesona "Turascia", rovina di una fortificazione trecentesca.