Comune della pianura bergamasca, situato tra i fiumi Brembo e Serio, Stezzano ha chiare origini romane, come rilevano la lapide dedicata all'imperatore Antonino Pio ed un'epigrafe funeraria del I secolo d.C., attualmente custoditi presso il Museo archeologico di Bergamo.
Dopo la caduta dell'Impero Romano, passò sotto il controllo degli Ostrogoti, dei Longobardi e dei Franchi. All'805 risale il primo documento che menziona il borgo di Stegiano. I secoli successivi furono caratterizzati da numerosi scontri tra la fazione guelfa e quella ghibellina del territorio bergamasco, finchè, nel 1433, il territorio passò sotto la giurisdizione della Repubblica di Venezia.
Tra i monumenti di rilevanza artistica ed architettonica, menzioniamo la Parrocchiale di San Giovanni Battista e San Pietro, iniziata nel XVII secolo, al cui interno sono conservate pregevoli opere di Enrico Scuri, il Santuario della Madonna dei Campi, completamente ampliato e rinnovato dall'architetto Galbiati tra il 1882 ed il 1890, Villa Moroni, in stile neoclassico, e Villa Maffeis, attuale sede comunale.