Comune della campagna pisana, situato lungo la direttrice che da Volterra conduce al capoluogo di provincia, Peccioli si staglia su una collina da cui si domina buona parte della Valle dell'Era. Il toponimo sembra derivare dal latino "picea" (pino selvatico) ed è attestato per la prima volta in un documento del 793. Ciò nonostante, la storia di Peccioli è documentata solo a partire dal XII secolo, quando i conti della Gherardesca cedettero il piccolo borgo al vescovo di Volterra. Dopo un periodo di dominazione pisana, nel 1406 passò a Firenze, subendo saccheggi da parte di fazioni antimedicee e fomentando rivolte contro il casato de I Medici. Raggiunse stabilità politica ed economica solo con la completa sottomissione al Granducato Mediceo.
Siti di interesse:
- la Pieve di San Verano (XI secolo), capolavoro dell'architetto Bellincioni, al cui interno sono custodite pregevoli opere di scuola pisana. E' divisa in tre navate da colonne in mattoni con capitelli in pietra e si può ammirare uno splendido soffitto a cassettoni del Seicento.
- la Chiesa di Santa Maria Assunta, splendido esempio di architettura romanica, è già citata in documenti lucchesi del X secolo. La struttura attuale risale al XII secolo ed ha subito modifiche e rifacimenti nei secoli successivi. E' divisa in tre navate e all'interno sono custodite terrecotte invetriate attribuite a Buglione.
- l'Oratorio della Santissima Annunziata, in stile neogotico;
- la Cappella di Santa Caterina;
- la Chiesa della Madonna del Carmine.
- Palazzo Pretorio, sulla cui facciata spiccano gli stemmi dei podestà, ospita il Museo delle Icone Russe, dedicato al giornalista Francesco Bigazzi;
- l'Osservatorio astronomico "Galileo Galilei" a Libbiano;
- il Parco Preistorico, con ricostruzioni in vetroresina di animali preistorici.