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Miasino

Descrizione

Comune montano in provincia di Novara, attraversato dal torrente Agogna, si trova a metà tra Borgomanero, Omegna ed Arona e tra i laghi d'Orta e Maggiore. Luogo ideale per vivere arte e storia: interessanti i palazzi seicenteschi ed ottocenteschi, i suggestivi scorci del centro e le chiese. È piacevole dedicarsi ad escursioni e passeggiate a diretto contatto con la natura.
La zona fu abitata sin dalle epoche più remote, come testimonia il ritrovamento di reperti risalenti all'Età del Ferro. I Romani colonizzarono il territorio del Lago d'Orta e, dopo la caduta dell'Impero, furono sostituiti dai Longobardi nell'anno 570. Le terre dell'Alto Novarese furono inserite nel Ducato di San Giulio, a capo del quale fu posto Mimulfo che ricevette il compito di difendere l'Ossola dai Franchi, ma, avendo tradito ed avendo permesso loro il passaggio attraverso il Sempione, fu fatto giustiziare dal re Agilulfo. Durante il periodo medievale fu dominio dei Vescovi della Riviera di San Giulio. Visse nel corso del Seicento un'epoca di particolare prosperità e sviluppo che portò alla costruzione di pregevoli palazzi. Nella seconda metà del Settecento i diritti sulla zona furono acquisiti dai Savoia.

Da vedere:

La parrocchiale di San Rocco, edificata nella seconda metà del XVI secolo sui resti di una preesistente cappella romanica ed ampliata nella prima metà del XVII secolo su progetto dell'architetto Richino, si trova in posizione dominante il paese. La facciata, particolarmente ricca e mai monotona, è suddivisa su due piani, separati da una balaustra, ed arricchita da nicchie e statue. Il tutto è sormontato da un timpano. Conserva opere di epoca barocca e tardobarocca. È affiancata da un massiccio campanile a base quadrata, suddiviso in quattro parti.
La chiesa di San Pietro a Carcena, edificata nel Seicento su disegno del Biffi su una preesistente chiesa romanica, già citata in un documento del Duecento e di cui sono visibili tracce nel campanile e nell'abside, reca affreschi settecenteschi, un'icona e pregevoli quadri.
La chiesa di San Gottardo a Pisogno, edificata in stile barocco nel Cinquecento come semplice cappella ed ampliata nel secolo seguente, su disegno del Biffi. Presenta un pregevole affresco opera dello Stella.
La chiesa del Crocifisso al Castello, preceduta da una Via Crucis del Settecento, domina Pisogno.
Villa Nigra, edificata nel Cinquecento ed ampliata nei secoli successivi, è composta da tre corpi, di cui il più tardo risale al Cinquecento.
Palazzo Sperati, edificio seicentesco con pianta ad U, ristrutturato alla fine del Settecento.

Mappa

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