Città d'arte e di cultura, situata lungo l'antica via Francigena, la via percorsa nel Medioevo dai pellegrini in cammino verso Roma, Fidenza è un importante centro della provincia di Parma. Sorta sulle rovine della romana "Julia Fidentia", assunse il toponimo di Borgo San Donnino dopo il rinvenimento, nel VII secolo, delle reliquie del Santo. Solo nel 1927 mutò nuovamente il suo nome in Fidenza. Dal 1092 al 1102 fu capitale del regno d'Italia in quanto Corrado di Lorena, figlio di Enrico IV, si alleò con Matilde di Canossa e papa Gregorio VII, ribellandosi al padre. Nel 1102 divenne comune, riconosciuto nel 1162 da Federico Barbarossa; contesa tra Parma e Piacenza, fu conquistata da Parma nel 1199, liberata da Federico II e nuovamente riconquistata dai parmigiani nel 1268 che la distrussero. Nel 1336 passò ai Visconti, nel 1556 ai Farnese e, infine, nel 1731 ai Borbone. Fu annesso al Regno Sabaudo nel 1856.
Siti di interesse:
- il Duomo, mirabile esempio di architettura romanico-padana, è dedicato a San Donnino martire, patrono della città di Fidenza. Fu realizzata tra l'XI e il XII secolo su progetto di Benedetto Antelami. E' a tre navate con cappelle laterali e presbiterio rialzato; presenta, inoltre, ben tre campanili e facciata incompleta (nella parte superiore, infatti, si notano le predisposizioni per applicare decorazioni mai inserite). Nella cripta sono custodite le reliquie del Santo. Nei bassorilievi che ne ornano soprattutto la parte inferiore della facciata sono espresse riflessioni storiche di notevole portata: dall'affermazione dei privilegi accordati dall'Imperatore e dal Papa alla Cattedrale, al prestigio del Prevosto Arciprete di San Donnino, all'accostamento tra potere imperiale e potere papale.
- la Chiesa di San Pietro, realizzata nel 1602 su progetto di Maurizio Bacchini, fu ampliata un secolo più tardi per volere di Ferdinando di Borbone. Dopo la soppressione degli ordini, imposta da Napoleone, fu utilizzata come deposito di foraggi. Fu riacquisita dai monaci solo nel 1919. La facciata presenta un impianto tipicamente toscano con lesene corinzie ed una cornice marcapiano tra il primo e il secondo ordine. All'interno è conservato un vistoso altare policromo ed una tela di Angelo dal Verme.
- la Chiesa di Maria Santissima dell'Annunziata, edificata nel XVII secolo là dove sorgeva in passato un convento degli Umiliati.
- la Chiesa di San Michele, di gusto bramantesco, oggi sconsacrata ed utilizzata come sede di convegni e mostre.
- la Chiesa di San Giorgio, realizzata in stile romanico e gravemente danneggiata durante i bombardamenti del 1944;
- la Chiesa della Gran Madre di Dio, in origine chiesa dei Gesuiti, fu inaugurata nel 1722 dal Duca di Parma e Piacenza Francesco I Farnese. L'interno è in stile barocco ed al centro del catino absidale è posto un affresco cinquecentesco raffigurante la Madonna, prelevato da un pilastro osto accanto al ponte stradale sul torrente Stirone.
- la Torre Medievale, che rappresentava l'ingresso ovest della città, fu realizzata nel 1300 da Giorgio da Como. Inglobata nella fortificazione farnesiana, ne rappresenta anche l'ultimo resto esistente.
- i resti dell'antico ponte romano, situato in prossimità del Duomo, e che in passato consentiva l'accesso alla città da nord. E' databile intorno al I secolo d.C. e fu riportato alla luce nel 1874.
- il Palazzo Comunale, in stile gotico-lombardo, risale al 1270. Sull'attuale facciata, rifatta nel 1875 su disegni di Gerolamo Magnani sono stati inglobati i bassorilievi dell'antico stemma di Borgo San Donnino, lo stemma dei Visconti e l'arme del comune. Sempre sulla facciata si aprono al piano terra un porticato e al piano superiore, quattro bifore e un balconcino centrale.
- il Palazzo delle Orsoline (1708), oggi sede del "Museo del Risorgimento", dedicato al garibaldino locale Luigi Musini, del Museo Paleontofilo, che raccoglie reperti fossili provenienti dal locale Parco Naturale dello Stirone, della biblioteca comunale "M. Leoni", della sala Auditorium e del centro di documentazione per la pace Cedoc.