Comune della provincia di Parma, situato ad appena 11km dal capoluogo di provincia, Collecchio è una ridente cittadina adagiata tra la collina e la pianura e sul cui territorio insistono ben due parchi naturali: il Parco Regionale fluviale del Taro ed il Parco Regionale dei boschi di Carrega. Il territorio dell'antica "Colliculum" (dal latino, col significato di piccolo colle) fu abitato dall'uomo sin dal Paleolitico. Dopo la caduta dell'Impero Romano fu sottoposto al potere temporale dei Vescovi di Parma (in molte pergamene conservate presso l'Archivio di Stato di Parma, Collecchio è più volte citato come fiorente centro agricolo), mentre il ritrovamento di sepolture di epoca longobarda ci permette di affermare la presenza di questo popolo nell'area. La sua posizione, lungo la Via Francigena, ha contribuito alla fioritura di pievi ed ospizi per il ristoro dei pellegrini. Tra il 1200 ed il 1500 Collecchio fu luogo di battaglie tutte legate alla storia di Parma e ai nomi di Federico II, delle famiglie dei Visconti, dei Rossi, dei Pallavicino e degli Sforza. Nel 1545 Parma divenne ducato sotto i Farnese. In quel periodo fu istituito il catasto Farnesiano, i cui volumi sono depositati nell'Archivio di Stato di Parma, nel quale si trovava descrizione dei confini del paese, del nome delle varie località e dei relativi proprietari. Nel 1777 Collecchio fu eretto a feudo in favore della famiglia Dalla Rosa-Prati. A seguito del plebiscito avvenuto fra il 14 ed il 21 agosto del 1859 il Comune di Collecchio fu annesso al Regno di Sardegna sotto il Governo Costituzionale di Vittorio Emanuele II.
Siti di interesse:
- la Chiesa di San Prospero, edificata nell'XI secolo in stile romanico-lombardo, si presenta a pianta basilicale a tre navate con altrettante absidi. Pregevoli sono il portale in bronzo con formelle raffiguranti la morte e la resurrezione di Cristo, la vasca battesimale (XI-XII secolo) in stile romanico ed una statua marmorea del XII secolo, raffigurante il Battesimo di Gesù.
- l'Oratorio della Madonna di Loreto, eretto nel 1709 in stile barocco;
- la Chiesa della frazione di Lemignano, già menzionata nel 1141 e ricostruita ex novo nel 1837.
- la Chiesa della frazione di Madregolo, risalente al 1634, al cui interno sono conservati 4 capitelli romanici con i simboli degli Evangelisti.
- Villa Nevicati, immersa nel rigoglioso parco comunale Fortunato Nevicati;
- Villa Papaveri-Fontana, edificata nel XVII secolo su una preesistente struttura cinquecentesca. Un monumentale arco d'ingresso, denominato "Arco del Bargello" segna l'accesso al parco della villa.