Splendido borgo medievale della provincia di Cosenza, situato su una collina che si affaccia sulle limpide acque del Mar Jonio, Cariati ha origini molto antiche. Il ritrovamento di una sepoltura bretia (IV-III secolo a.C.), ci induce a sostenere che l'area fosse abitata da popolazioni autoctone, dedite alla pastorizia e all'agricoltura; inoltre, nei pressi delle antiche mura sono stati riportati alla luce resti di suppellettili, anfore grezze ed abitazioni risalenti all'epoca meta pontina, crotoniana e romana. Il borgo, tuttavia, acquistò una sua fisionomia tra il X ed il X secolo, come fortificazione bizantina, un po' più arretrata verso la zona collinare, per difendere la popolazione dalle continue incursioni saracene. Sotto il dominio dei Ruffo la cinta muraria fu ulteriormente rafforzata e la città divenne sede vescovile.
Tra i siti di maggior interesse, menzioniamo:
- la tomba bretia (IV-III secolo a.C.), situata su una collina a ridosso del mare, costituita da una camera sotterranea riccamente affrescata e con un cospicuo corredo (armatura in bronzo, cinturone, elmo, spada e piatti), oggi esposto presso il Museo Archeologico di Sibari;
- il suggestivo borgo medievale, arroccato sulla collina, fatto di strade strette e tortuose;
- Porta Pia, l'ingresso principale al borgo medievale, risalente alla prima metà del Seicento;
- la Cattedrale di San Michele Arcangelo, risalente al V secolo e riedificata nel 1857 sotto l'Episcopato di mons. Nicola Golia. E' preceduta da un porticato su cui si erge la torre campanaria, costruita successivamente; la cupola è rivestita da mattonelle maiolicate mentre l'interno è diviso in tre navate da colonne joniche;
- la Chiesa degli Osservanti, situata a breve distanza dalle mura del borgo, fu realizzata nel 1441 in stile tardo gotico, con cupola a costoloni e portale ogivale.