Comune della provincia di Cosenza, secondo alcuni studiosi l'origine del toponimo deriverebbe dall'antroponimo latino "Spetius" a cui, successivamente, fu aggiunto il suffisso "anus" per indicarne l'appartenenza.
Il borgo fu fondato nel IX secolo da profughi cosentini, costretti a lasciare le loro terre per sfuggire alle continue incursioni saracene. Venduto nel 1644 al Granduca di Toscana, la popolazione si sottrasse a questa dominazione tre anni più tardi, con la rivolta di Celico. Si oppose duramente alla conquista francese, appoggiando i Borboni. Nel 1799 divenne comune e fu inserito nel cantone di Cosenza.
Siti di interesse:
- la Chiesa di San Biagio, dalle origini molto antiche (forse duecentesche), anche se le prime notizie certe risalgono al 1402 e sono contenute nel Regesto Vaticano per la Calabria. Attualmente si presenta in forme barocche e, dopo il terremoto del 1870, dell'antico edificio rimangono l'arco a sesto acuto e le colonne in tufo.
- la Chiesa di San Pietro, di cui sia ha notizia sin dal 1425;
- il Convento, fondato direttamente da San Francesco di Paola intorno al 1450-54, unitamente alla chiesa, la terza in ordine cronologico tra quelle realizzate dal Santo calabro. All'interno sono conservati numerosi e preziosi dipinti settecenteschi.
- la località di Comigliatello Silano, situata a 1300 metri d'altitudine, è una rinomata stazione sciistica, dotata di impianti di risalita e splendidi paesaggi naturali e boschi, per gli amanti delle escursioni e delle passeggiate a contatto con la natura.