E' un comune della Pianura Padana, in provincia di Modena, la cui storia è strettamente connessa a quella dei suoi corsi d'acqua: il canale Naviglio ed i fiumi Secchia e Panaro. Il borgo di Bomporto, infatti, si andò sviluppandosi attorno al torrione del faro costruito nel 1504 per l'orientamento dei naviganti e, grazie alla posizione strategica per i traffici fluviali tra Modena, Venezia e l'Adriatico, in breve tempo acquisì una certa importanza. Sebbene "Bomportum" risulti già citato in un documento del 1408, divenne comune autonomo solo nel 1602. Nella seconda metà del XVIII secolo Francesco II d'Este vi fa costruire un'imponente darsena. Nel 1815 viene soppressa la municipalità e Bomporto diventa frazione di Modena fino al 1859, data in cui viene istituito il nuoco comune di Bomporto, aggregando anche Sorbara e Solara.
Siti di interesse:
- la chiesa parrocchiale, il cui protiro ricorda le antiche ville patrizie romane. Fu edificata nel 1609 ed intitolata a San Nicola di Bari. All'interno è custodita una crocefissione del Begarelli risalente al 1550.
- il palazzo del Municipio, la cui sala consiliare è affrescata in spirito risorgimentale;
- la Darsena o Sostegno (anche detta Conca), costruita nella seconda metà del XVIII secolo dal Commissario
Ingegnere Francesco Zannini su richiesta di Francesco II d'Este; ancora oggi si possono ammirare le porte Vinciane, costruite per consentire il blocco dell'afflusso del Canale sul Panaro quando quest'ultimo supera un determinato livello. L'azionamento delle porte è automatico e si basa su un principio idraulico studiato da Leonardo da Vinci.
- la frazione di Sorbara, nota per le belle distese di vitigni da cui si produce un eccellente Lambrusco. Qui si trova la Pieve romanica di San Vincenzo, già menzionata nell'816. Dopo la battaglia del 1084 fu distrutta e Matilde di Canossa la fa ricostruire a sue spese intitolandola a Sant'Agnese;
- le numerose ville nobiliari.