Comune in provincia di Udine, non lontano dalla laguna di Grado, attraversato dal Fiume Natissa, Aquileia è un centro d'arte di altissimo livello, sia per gli scavi archeologici che gli importanti monumenti paleocristiani e medievali. Fu una base militare romana e del presidio militare conserva la tipica struttura urbanistica squadrata, segnata dal cardine massimo e dal decumano massimo.
Fondato nel 181 a.C. dai Romani, l'abitato si espanse molto ed acquisì importanza sia come centro politico-amministrativo che come fulcro dei commerci. Fu ripetutamente saccheggiato dalle popolazioni barbariche dopo la caduta dell'Impero, allorché il territorio rimase privo di controllo e protezione. Si susseguirono le incursioni di Alarico, degli Unni di Attila, degli Ostrogoti e dei Goti e ne conseguì una inevitabile decadenza. Intorno al 568 nella regione giunsero i Longobardi ed a Gisulfo, nipote del re Alboino, fu assegnato il Ducato del Friuli. Dopo la diffusione del Cristianesimo il centro esercitò una nuova funzione morale e culturale ed il suo Vescovo vide ampliare enormemente il proprio potere e la vastità della giurisdizione. Nel Medioevo, superate le difficoltà, con i patriarchi riuscì ad ampliare i suoi domini su gran parte della regione. Seguì un secondo periodo di decadenza e l'ingresso nell'orbita veneziana che nel 1420 pose fine allo stato patriarcale.
Da vedere:
La basilica, non lontana dal Natissa, fu ricostruita in forme romaniche nei primi decenni dell'anno Mille su un preesistente edificio del IX secolo ed in seguito modificata in forme gotiche e rinascimentali. È preceduta da un porticato sorretto da colonne e coperto da un tetto che la collega alla chiesa dei Pagani ed al Battistero, sulla facciata che non si presenta liscia, ma è mossa da costoni e nicchie, si apre una bifora, i lati sono interrotti da archetti e finestre ogivali. Il massiccio campanile a base quadrata, risalente all'XI secolo ed oggetto di ristrutturazione nella parte superiore durante il Cinquecento, è sormontato da una cuspide conica. Conserva un polittico di Pellegrino da San Daniele risalente al 1503.
La chiesa dei Pagani del IX secolo.
Il Battistero risalente al V secolo.
Il sepolcreto romano con cinque tombe risalenti al periodo compreso tra il I ed il IV secolo.
I bellissimi mosaici, i ruderi dei mercati e delle mura, delle strade, del porto fluviale, del Foro di epoca romana.
Il Museo Archeologico che raccoglie ritratti sepolcrali, statue, corredi funerari, vetri, oggetti di argenteria ed oreficeria.
Il Museo Paleocristiano.