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Villanovaforru

Descrizione

Comune in provincia del Medio Campidano, situato nell'entroterra della Sardegna, il cui territorio confina con quello di Sanluri, il centro di Villanovaforru conserva la struttura seicentesca originaria e l'abitato è circondato da colline coltivate a vigneti ed uliveti e da verdi pascoli. Ottimi i prodotti gastronomici ed i vini ed attivo l'artigianato tradizionale che produce ceramiche, oggetti in filigrana d'oro, coltelli, tessuti in lana e ricami.
Le prime tracce della presenza umana sull'area di Villanovaforru risalgono al 1350 a.C.. Nella zona di Genna Marina, in cima ad una collina, si trova un nuraghe scoperto solo nel 1977. La struttura è caratterizzata dalla presenza di una torre centrale e di tre torri esterne unite tra loro da mura molto doppie; al centro un cortile con pozzo. Intorno al nuraghe si trova un villaggio circondato da un'ulteriore cinta di mura e sei torri angolari. L'area fu abbandonata sul finire dell'800 a.C. a causa di un incendio, ma fu utilizzata a fini rituali in epoche successive. Nella zona sono stati rinvenuti anche reperti punici e romani a testimonianza della colonizzazione da parte di questi popoli. Il nucleo urbano moderno di Villanovaforru fu fondato durante il dominio spagnolo.

Da vedere:
La chiesa parrocchiale di San Francesco di Assisi al cui interno, oltre ad undici tombe, si trova un altare in marmi policromi risalente alla seconda metà del XVIII secolo.
La chiesa campestre di Santa Marina.
Il Parco Archeologico sull'altura di Genna Maria, una collina alta circa 400 metri da cui la visuale sulle aree circostanti è molto vasta. Vi si trovano diverse strutture, tra cui capanne ad uso abitativo ed una torre risalente al 1350 a.C. Nelle abitazioni, abbandonate frettolosamente a causa di un rovinoso incendio, sono state rinvenute suppellettili ed armi.
Il Museo Archeologico situato nell'edificio storico del Monte Granatico, quest'ultimo risalente al 1892. Conserva al suo interno reperti di epoca nuragica provenienti non solo dal sito di Genna Maria, ma anche da altri paesi sardi.

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