Sulle origini del toponimo sono state formulate diverse teorie: per alcuni Sardara sarebbe il nome di una regina, per altri, invece, farebbe riferimento al tempio o ara di Sardus Pater, per altra corrente di pensiero, infine, deriverebbe dal fenicio "sarad" (rosso, dal colore particolare della terra).
Comune in provincia del Medio Campidano, situato nel mezzo di una pianura, nel punto in cui la provincia di Cagliari confina con quella di Oristano, sul suo territorio sono presenti note sorgenti di acqua termale ed importanti testimonianze artistiche ed archeologiche. Il centro storico è estremamente suggestivo, con le antiche costruzioni impreziosite da bei portali: passeggiando lungo le sue stradine si ha l'impressione di fare un viaggio a ritroso nel tempo.
Nell'area in cui oggi sorge il paese è presente il nuraghe Arigau che attesta la presenza dell'uomo sin dal periodo neolitico. La zona fu sotto il controllo dei Fenici e dei Cartaginesi a cui non era sfuggita la ricchezza di acqua del territorio e l'estrema fertilità della terra. Essi la lavorarono e ricavarono grossi quantitativi di grano. I resti delle terme romane testimoniano la colonizzazione da parte dell'Impero di Roma. Sardara appartenne alla Curatoria di Bonorzuli.
Da vedere:
La chiesa di Santa Maria Acquas, situata fuori dal paese, si presenta in stile gotico con una facciata estremamente semplice. Non è nota la precisa data di edificazione, si presume che risalga all'anno Mille o poco dopo, la costruzione fu più volte oggetto di rimaneggiamenti.
La chiesa di San Gregorio, risalente al XIV secolo, si trova al centro del paese. È caratterizzata da un stile intermedio tra il romanico ed il gotico con facciata movimentata da un portale ad arco, un rosone centrale, archetti e campanile a vela. Ha una sola navata.
La chiesa della Beata Vergine Assunta.
La chiesa di Sant'Anastasia.
Le terme di Santa Maria de Is Acquas situate in un bosco di eucalipti. Dalle sorgenti sgorga un'acqua minerale ad una temperatura di circa 60 gradi.
Il castello di Monreale, situato sulla collina omonima, con molta probabilità costruito nel X secolo.
Il Museo Archeologico Villa Abbas raccoglie una straordinaria quantità di reperti archeologici.
I resti delle terme romane.
Il nuraghe Arigau.