Sul toponimo non c'è concordia: per alcuni è legato alla radice "var" (luogo fortificato), per altri da "variarsi" (zona incolta), infine qualcuno fa derivare il nome da Veratri, popolo di origini celtiche. E' un comune in provincia di Vercelli situato lungo il fiume Sesia, allo sbocco della Valsesia. Il centro storico, denominato Varallo Vecchio, suggestivo ed affascinante con i suoi antichi edifici dotati di cortili interni, abbelliti da archi e decorazioni di stucco, è separato dalla parte più moderna dell'abitato dall'affluente Mastallone. In alto domina il Sacro Monte di Varallo.
Di origini remote, probabilmente preromane, il centro è documentato per la prima volta nel 1025, anno in cui Corrado II, re di Germania concesse alcuni beni al vescovo di Novara. Nel corso del XIV secolo Varallo entrò a far parte del Ducato di Milano. Durante la Seconda Guerra Mondiale, insieme all'intera Valsesia, partecipò alla lotta partigiana, tanto da guadagnarsi la medaglia d'oro al valor militare.
Da vedere:
Il Sacro Monte di Varallo eretto a partire dal 1491 da frate Bernardino Caimi a 608 metri di altezza. Presenta 44 cappelle che ripercorrono la vita di Gesù in Palestina con statue e dipinti opera di artisti quali Morazzone e Tanzio da Varallo. E'stato inserito dall'UNESCO nella Lista del Patrimonio dell'Umanità.
La chiesa di Santa Maria delle Grazie, costruita nel XV secolo, conserva numerosi affreschi tra cui quelli di Ferrari nella cappella di Santa Margherita ed in fondo alla navata rappresentanti scene dalla vita di Gesù.
La collegiata di San Gaudenzio, situata nella piazza principale del paese, è stata ritoccata nel 1710.
La chiesa della madonna del Cuore costruita nel 1737 nei pressi del Sacro Monte.
La cappella della Madonna di Loreto.
La chiesa di Sant'Antonio.
La chiesa di San Giacomo.
La chiesa di San Giovanni Battista.
La chiesa di San Marco.
La chiesa di San Pietro Martire.
Palazzo Baldissarri-Pitti.
Palazzo Centa-Testa.
La Pinacoteca Civica conserva pitture e sculture di Tanzio da Varallo, Gianoli, Ferrari, Lanino .
Il Museo Comola a Camasco.