Il toponimo per alcuni deriverebbe dal latino "Campus Artoniae" (Campo di Artogna), per altri la seconda parte del nome deriverebbe dal latino "arctare" (restringere) con riferimento alle caratteristiche topografiche. E' un comune montano in provincia di Vercelli, situato nella zona medio-alta della Val Sesia, a poco più di 800 metri sul livello del mare, a soli 86 chilometri dal capoluogo, tra Riva Valdobbia e Piode, seguendo il corso del fiume Sesia. Il territorio comunale è caratterizzato da una marcata eterogeneità, distribuito com'è tra montagna, il monte della Meja, e pianura, il Vallone e Valle Artogna. Legato alle scuole di scultura ed intaglio del legno, offre itinerari di trekking, come il percorso alla volta di Cangello a 1364 metri.
Il paese ha condiviso le vicende del territorio della Valsesia: la presenza umana è stata attestata sin dalle epoche preistoriche, sono seguite la dominazione romana, le invasioni barbariche, la conquista da parte dei Longobardi e in età medievale la colonizzazione Walser. In epoca successiva il territorio appartenne al Ducato di Milano. Il 25 aprile 1415 il vescovo di Novara pose fine alle controversie con gli abitanti di Scopa separando le parrocchie e costituendo quella di Campertogno.
La Valsesia appartenne ai Savoia, alla Francia e al Regno di Sardegna. La zona che era stata con alterne vicende accorpata alla provincia di Novara, nel 1926 entra a far parte di quella di Vercelli.
Da vedere:
L'oratorio di Santa Marta, risalente al XVII secolo, presenta un altare in legno, pitture ed affreschi di notevole pregio, all'esterno si trova un porticato in pietra arricchito da un affresco raffigurante la Crocifissione.
La parrocchiale di San Giacomo Maggiore, il più importante e al tempo stesso imponente monumento del paese risale al XVII secolo.Affrescata e arricchita da pitture, presenta un organo risalente ai primi anni del Seicento, il campanile a pianta quadrata costruito alla fine del Cinquecento. Il museo parrocchiale ospita pitture, sculture e mobili appartenuti alle diverse cappelle e chiese diffuse sul territorio.
La chiesa di San Marco, situata nella frazione Tetti, risale probabilmente alla fine del XV secolo, presenta sulla facciata affreschi del 1752, opera di Antonio Orgiazzi, raffiguranti l'Annunciazione, i santi Marco, Giovanni Battista e Giulio e medaglioni realizzati nel 1870 da Giuseppe Avondo, un altro affresco risalente al Settecento decora un lato esterno dell'edificio, raffigura San Francesco. All'interno quadri realizzati da Orgiazzi nel 1771, così come gli affreschi intorno all'altare, sull'altare la statua di San Marco realizzata al principio del Seicento da artista sconosciuto
La chiesa di San Bernardo, risalente al XV secolo, fu costruita in sostituzione di una precedente cappella. Presenta una sola navata con soffitto a cassettoni e coro pentagonale, sull'altare un'ancona affrescata alla fine del Cinquecento, busti in legno risalenti al Seicento raffiguranti Santa Clara e Santa Colomba.
L'oratorio di San Pietro in Vincoli.
L'oratorio di San Pietro in frazione Rusa.
L'oratorio di San Rocco in frazione Piana.
L'oratorio della Visitazione di Maria Vergine.
L'oratorio della Madonna delle Grazie.
L'oratorio della Madonna degli Angeli nella frazione Selletto.
L'oratorio di Santa Maria Maddalena.
L'oratorio di Sant'Agata in frazione Villa.
Il santuario della Madonna del Callone risalente al XV secolo.
La cappella della Madonna del Rosario del XVI secolo.
La cappella della Madonna Incoronata risalente al XVI secolo.
La chiesa di San Carlo risalente al XVII secolo.
Le quindici cappellette risalenti al XIV secolo.
Il Museo della Parrocchia di Campertogno.