Il toponimo deriva dalla particolare topografia del territorio: Serravalle si trova in una vallata a chiusura della Valsesia. Comune in provincia di Vercelli, ai confini con il territorio di Novara e di Biella, rappresenta un punto privilegiato per raggiungere i parchi della Valsesia: il Parco alpino dell'Alta Valsesia, che si estende fino a 4559 metri di quota, il Parco del Monte Fenera e la Riserva Naturale del Sacro Monte di Varallo, situato su uno sperone di roccia e costituito da 50 cappelle che custodiscono più di 800 statue lignee ed in terracotta policroma a grandezza naturale.
Il primitivo borgo fu fondato dal comune di Vercelli nel 1255; nel XIV secolo divenne dominio dei Visconti di Milano per passare ai Savoia nel XV secolo. Fu duramente danneggiato durante gli scontri tra il Duca di Savoia ed il Duca di Milano. Carlo II di Savoia nel XVI secolo trasformò il territorio in feudo e lo cedette a Ludovico Fieschi in cambio di danaro. A metà del XVI secolo passò alla nobile famiglia vercellese dei Salomone. Subito dopo fu trasformato in Contea e fu il Conte Francesco Salomone a far installare la prima cartiera e a dare inizio ad un'attività fiorente. L'attuale comune nacque solo nel 1927 dalla fusione di tre preesistenti paesi: Vintebbio, Bornate e Serravalle, i primi due oggi costituiscono frazioni del territorio comunale insieme ad altre località.
Da vedere:
La pieve di Santa Maria di Naula in stile romanico e risalente al IX secolo, presenta tre navate, divise da tre pilastri per parte, e tre absidi. Costruita in pietra ed in cotto.
La parrocchiale di San Giovanni Battista e San Nicolao a Piane, risalente al Seicento, si trova al centro di Serravalle, nel luogo in cui sorgeva un preesistente oratorio dedicato a San Nicolao, ma troppo angusto per le mutate esigenze della popolazione. Presenta tre navate, conserva al suo interno affreschi del Peracino e del Borsetti. Il campanile è di epoca posteriore.
La parrocchiale di San Giuseppe a Vintebbio.
La parrocchiale di San Giacomo a Piane.
La parrocchiale dell'Assunta a Bornate.
La chiesa di Sant'Antonio Abate a Vintebbio.
La chiesa di Gattera.
La chiesa della Madonna delle Nevi.
Il santuario di Sant'Euseo.
La chiesa della Madonna del Rosario a Vintebbio.
Il castello degli Avondo, la cui costruzione originaria risaliva alla seconda metà del XV secolo, fu ricostruito nell'Ottocento.
I ruderi del castello di Vintebbio. Dell'epoca della costruzione non si hanno notizie certe, studiandone l'architettura si è concluso che fu costruito intorno al 750 su richiesta dei vescovi di Vercelli. Si ipotizza anche che si trova sul luogo in cui precedentemente era collocato un castrum romano.
Il castello di Cornate.