Comune della provincia di Enna, situato tra i Monti Nebrodi e le Madonie, Sperlinga (il cui toponimo deriva dal latino "spelunca" - grotta -, per la presenza di grotte trogloditiche nella zona) esisteva già nell'XI secolo come roccaforte normana, prima, e sveva, poi. Durante la Guerra dei Vespri rimase fedele ai Francesci finchè non fu espugnata nel 1283 da Pietro d'Aragona. Per circa tre secoli il feudo appartenne alla famiglia Ventimiglia. Successivamente il nobile Giovanni Ventimiglia lo cedette al signore Giovanni Forti Natoli con il titolo di primo principe. Questi contribuì alla formazione dell'attuale centro urbano.
Il borgo è dominato dalla mole del castello normanno, interamente scavato nella roccia, sulla cui porta d'ingresso troneggia la scritta "Quod Siculis placuit sola Sperlinga negavit" (solo Sperlinga negò ciò che piaceva ai Siciliani), con chiaro riferimento all'episodio in cui i Francesi, durante la Guerra dei Vespri, poterono trovare rifugio presso questo castello.
La chiesa Madre, dedicata a San Giovanni Battista fu fatta costruire dal principe Giovanni Natoli a partire dal 1597, lungo la strada che conduce al castello; all'interno sono conservate alcune tele del XVII secolo ed un organo del 1830.