Con i suoi 948 metri di altitudine, Enna è il capoluogo di provincia più alto d'Italia. E' situata, infatti, su un altopiano dei Monti Erei, nel pieno centro dell'isola, tanto da essere definita da Callimaco l'omphalos (l'ombelico) della Sicilia.
Secondo Diodoro la città fu fondata dai Sicani, durante la pace con i Siculi. I Greci, invece, arrivarono nel IV sec. a.C.. Divenne, poi, l'"urbs inexpugnabilis" dei Romani e passò, dopo la caduta di Roma, sotto il controllo dei Bizantini, Arabi, Normanni, Svevi ed Aragonesi.
Situato sull'estremità orientale dell'altopiano, il Castello di Lombardia domina la città di Enna. E' uno dei castelli più antichi ed imponenti dell'isola ed oggi rimangono solo sei delle venti torri perimetrali. Sorto là dove era stato realizzato un antico maniero sicano, fu ristrutturato dall'architetto Riccardo da Lentini, incaricato dagli Svevi. In particolare Federico II lo arricchisce di splendide sale e lo destina a sua residenza estiva: è proprio qui che viene incoronato, re di Trinacria e nel 1324 riunisce il parlamento siciliano. E' a questo stesso periodo che risale il nome del castello, probabilmente legato alla presenza di una guarnigione di soldati lombardi posta a difesa della fortezza. La pianta, vagamente pentagonale, segue le asperità del terreno.
La Torre di Federico II, a pianta ottagonale, venne fatta costruire dall'imperatore sui probabili resti di un tempio greco a difesa di quella parte della città più esposta ad attacchi da parte dei nemici.
Monumento Nazionale, il Duomo di Enna è uno dei massimi esempi del barocco siciliano. Presenta una facciata in tufo giallo, preceduta da un'imponente scalinata, con tre portali cinti da sei colonne, su cui si sviluppano altri due livelli della torre campanaria, decorati con archi a tutto sesto e colonne in stile dorico e corinzio. L'interno è articolato in tre navate da colonne in alabastro nero con basamento e capitelli scolpiti ed un pregevole soffitto ligneo a cassettoni.
Il tesoro del Duomo è visibile nel Museo Alessi e la pinacoteca ospita alcune pregevoli opere come la Madonna col bambino, due tavole raffiguranti San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista ed un'altra tavola raffigurante le nozze mistiche di Santa Caterina.
Da non mancare una visita al Museo Archeologico Regionale che è ospitato nel Palazzo Varisano, dove sono esposti i ritrovamenti archeologici provenienti dagli scavi della zona.
Nonostante l'aspetto austero, il Santuario di Papardua, per la sua ricchezza artistica, è uno splendido esempio di arte barocca. Sorge su un'area rocciosa ricca di grotte ed è decorato da un soffitto ligneo intarsiato, le dodici statue degli Apostoli, tele del fiammingo Borremans e meravigliosi stucchi.
Menzioniamo, ancora, la Chiesa di San Michele Arcangelo (1658), la Chiesa di San Francesco d'Assisi, con campanile del Quattrocento ed una bella croce lignea del XV secolo, la Chiesa di San Marco, monumento barocco che custodisce un prezioso paliotto in argento di fine Settecento, il quattrocentesco Campanile di San Giovanni Battista e la fontana che rappresenta il Ratto di Proserpina, copia in bronzo dell'opera del Bernini.