Comune della provincia di Palermo, Petralia Soprana ha probabili origini sicane o greche. E' menzionata per la prima volta nel III secolo a.C. col nome di Petra e con la dominazione normanna muta il proprio toponimo in Petralia, probabilmente in onore del Santo profeta Elia, fondatore dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi. Nel periodo feudale al nome Petralia fu aggiunta l'accezione Soprana per distinguerla dalla zona sottostante detta per l'appunto Petralia Sottana. La cittadina fu dominata da diverse famiglie aristocratiche, prima fra tutte quella di Ventimiglia dal 1258, seguita dai Moncada e gli Alvarez de Toledo fino al 1812 anno in cui fu abolito il regime feudale.
La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, realizzata nel XIV secolo e modificata nel Settecento, presenta un portico barocco con colonnine binate sotto il quale si trova un portale del Quattrocento in stile gotico-catalano. All'interno sono custodite statue di Antonello Gagini, di Giorgio da Milano e Giuliano Mancino, e un Crocifisso di fra' Umile da Petralia.
Meritano una visita anche la Biblioteca comunale, con documenti del Quattrocento e del Cinquecento, l'arco di Porta Seri, residuo dell'antica cinta muraria, i resti del castello normanno, il Palazzo Municipale (già convento dei Carmelitani Scalzi in stile neo-gotico), la Chiesa del Collegio di Maria, con stucchi settecenteschi ed una Crocifissione del Seicento, la Chiesa di Santa Maria di Loreto e la Chiesa del Santissimo Salvatore, con una statua gaginesca.