Comune in provincia di Enna, Piazza Armerina sorge su un'altura dei Monti Erei meridionali, nella Sicilia centrale. Probabilmente fu fondata dai greci di Gela e, successivamente, abitata dai Romani, dagli Arabi e dai normanni.
L'attuale borgo è di origine tardo medievale, essendo sorta nel XII secolo dalle rovine della più antica Piazza, distrutta da Guglielmo I perché colpevole di aver dato ospitalità ai baroni ribelli.
Il Duomo, dedicato all'Assunta, domina dall'alto l'intera città. Fu edificato nei primi anni del Seicento su una struttura preesistente, di cui rimane solo la parte inferiore del campanile, in stile gotico-catalano. Al suo interno è custodito un prezioso crocifisso in legno del Quattrocento, opera di un non meglio identificato "maestro della croce di Piazza Armerina".
A breve distanza dall'abitato sorge su di una collina il Priorato di Sant'Andrea, costruito su ordine di un nipote di Ruggero I, Simone conte di Butera, nel 1096. L'interno è decorato di affreschi del XII-XII e XV secolo.
Tra gli altri monumenti ricordiamo il Castello aragonese (XIV secolo), la Chiesa barocca di San Rocco e la Chiesa di San Giovanni Evangelista, interamente affrescata da Guglielmo Borremans.
Menzione a parte va fatta per i resti dell'imponente Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, dichiarata dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità. La Villa è una delle più insigni testimonianze archeologiche della Sicilia romana dei tempi imperiali, tra la fine del III e l'inizio del IV secolo. Lussuosissima dimora, ingegnosamente articolata nei tre grandi raggruppamenti di sale, peristili, cortili ed ambienti termali, in un'unità di progetto degna della più alta valutazione. Magnifico è il complesso dei bellissimi mosaici pavimentati ornamentali e figurati, che ne decorano ogni parte: non c'è nulla, forse, nel mondo antico, che vi si possa paragonare per quantità dell'insieme e magnificenza.