Città d'arte e di cultura, città del mosaico per eccellenza. Città dal fascino ineguagliabile e dal passato glorioso che la vide capitale per ben tre volte: dell'Impero Romano d'Occidente, del regno Romano-Barbarico di Teodorico e dell'Impero di Bisanzio in Europa. Ben otto monumenti di Ravenna sono stati dichiarati nel 1996 Patrimonio dell'Umanità: il Mausoleo di Galla Placidia (prima metà del IV secolo), il Battistero Neoniano (prima metà del IV secolo), la Cappella Arcivescovile (500 circa), la Basilica di Sant'Apollinare Nuovo (inizi VI secolo), il Mausoleo di Teodorico (520 circa), il Battistero degli Ariani (prima metà del VI secolo), la Basilica di San Vitale (prima metà del VI secolo) e la Basilica di Sant'Apollinare in Classe (prima metà del VI secolo).
Ma Ravenna è anche la città in cui riposano le spoglie del sommo poeta Dante Alighieri, morto proprio qui nella notte tra il 13 ed il 14 settembre 1321. Il tempietto, in stile Neoclassico, fu eretto nel 1780 dall'architetto Camillo Morigia per volontà del Cardinale Legato Luigi Valenti Gonzaga, il cui stemma sormonta la porta d'ingresso.
Il Duomo di Ravenna fu realizzata nel XVIII secolo dall'architetto riminese Gianfrancesco Buonamici sul luogo dove un tempo sorgeva la Basilica Ursina, costruita nei primi anni del V secolo per volontà del vescovo Urso. Il primitivo edificio aveva dimensioni imponenti, a cinque navate ricco di marmi policromi; tuttavia fu abbattuto nel 1734 a causa delle sue condizioni fatiscenti, per far posto all'attuale Duomo, a sole tre navate con una cupola al centro della crociera e due cappelle laterali che custodiscono sarcofagi paleocristiani con le spoglie del vescovo Rinaldo da Concoreggio e di San Barbaziano.