Suggestivo comune della provincia di Rimini, Gemmano è, con molta probabilità, uno dei centri meglio conservati di tutta la provincia. Dotato di un'ampia varietà di bellezze naturalistiche ed artistiche, la leggenda vuole che il toponimo derivi da "gemma in mano": si racconta, infatti, che un soldato etrusco sia stato ucciso dai Romani mentre portava un anello alla fidanzata.
Da reperti e documenti emerge che il luogo venisse individuato in epoca medievale come "fondo geminum". Successivamente il comune appartenne ai signori Malatesta e quindi allo Stato Pontificio fino all'Unità d'Italia. Sulle tre colline che dominano il territorio comunale vennero costruiti i castelli di Onferno, Marazzano, Gemmano, dei quali ancora oggi esistono i ruderi in parte restaurati. Altra leggenda vuole che Dante Alighieri abbia tratto ispirazione per la cantica dell'"Inferno" dopo essersi rifugiato nelle grotte carsiche di Onferno (all'epoca chiamato Inferno), mentre fuggiva da Firenze.
Fu un importante e decisivo campo di battaglia durante la Seconda guerra Mondiale per lo sfondamento della c.d. Linea Gotica.
Siti di interesse:
- i ruderi del castello di Gemmano, recentemente restaurati;
- le grotte di Onferno, suggestivo e maestoso spettacolo naturale, scavate nel corso dei secoli da un torrente sotterraneo che ha creato anfratti e cunicoli che si sviluppano per circa 750 metri nel sottosuolo.
- la Riserva naturale orientata, 123 ettari di vegetazione densa e ricca e di una rara fauna selvatica;
- il Museo della Riserva Naturale, museo naturalistico con finalità espositivo-didattiche;
- la piccola Chiesa di Santa Maria di Carbognano, dove si venera una bella immagine cinquecentesca della Vergine.