Comune della provincia di Rimini, Bellaria-Igea Marina è una delle località turistico-balneari più note della costa adriatica, protetta alle spalle dalle colline romagnole (e nei giorni di alta pressione è possibile intravedere anche le guglie del Monte Titano - Repubblica di San Marino - da cui dista circa una quarantina di chilometri), con fondali bassi e sicuri e ampie spiagge di sabbia finissima.
Bellaria compare per la prima volta i un documento del 1359 ad indicare una fattoria fortificata oggi non più visibile; Igea Marina, invece, deriva dal nome mitologico della figlia del dio della medicina Aclepio: fu scelto nei primi anni del novecento dal medico riminese Vittorio Belli, figlio di imprenditori agricoli e commerciali, che aveva progettato un villaggio per vacanze immerso in una rigogliosa pineta, situata tra il torrente Uso e la Torre Pedrera. Divenne comune autonomo nel 1956, dallo scorporo di quattro frazioni del comune di Rimini (Bellaria, Igea Marina, Bordonchio, Cagnona e Borgata Vecchia).
Siti di interesse:
- la Torre saracena di Bellaria, costruita dallo Stato Pontificio negli ultimi anni del XVi secolo, per difendere la popolazione dalle continue incursioni turche. Oggi è sede del Museo delle Conchiglie.
- la Casa Rossa, dimora estiva dello scrittore Alfredo Panzini, aperta al pubblico e sede dell'Accademia Panziniana.
- la parrocchiale di San Martino di Bordonchio, costruita tra il Settecento e l'Ottocento nei pressi dell'antica pieve di San Martino in Bordunclo e già menzionata in documenti anteriori all'anno Mille. L'interno è in stile settecentesco, con organo ottocentesco, dipinti del Settecento e pregevoli arredi dell'epoca.
- la Chiesa di Santa Margherita, realizzata da Malatesta da Verucchio (detto il centenario) in onore della terza moglie, con caratteristico campanile settecentesco a pianta triangolare.
- Castello Benelli, costruito da Pietro Spina nel XIX secolo in stile quattrocentesco, nel luogo in cui sorgeva l'antico Castrum Libani;
- l'Abbazia di Donegallia, istituita intorno al 1200 dall'ordine Olivetano dei frati Benedettini. Fu dapprima sottoposta alla Pieve di Bordonchio, poi all'Abbazia di Santo Spirito ed infine a quella di Scolca. Nel periodo di massimo splendore (XV secolo) riuscì ad avere un territorio molto vasto da amministrare. Dell'antico complesso oggi rimangono consistenti tratti murari inglobati in edifici di più recente costruzione. Tuttora è ben visibile l'abside della chiesa dedicata a Santa Maria.