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Lamezia Terme

Descrizione

E' uno dei comuni più importanti della provincia di Catanzaro, situato sulla piana di Sant'Eufemia (anche detta di Lamezia), sulla costa tirrenica, affacciata sul golfo omonimo. Nacque amministrativamente nel 1968 dall'unificazione dei comuni di Nicastro, Sant'Eufemia Lamezia e Sambiase. La città recupera, da un lato, il nome della più antica comunità politica attestata nel territorio già in età protostorica, i Lametìnoi, insediati presso il fiume Làmetos (Amato) e, dall'altro, richiama la peculiare presenza di sorgenti di acqua termale nel corso del torrente Bagni, in località Caronte.
Il centro di Sambiase sorse nel X secolo d.C. intorno al monastero basiliano di San Biagio e dal periodo normanno al 1806 fu considerato casale di Niscastro. Divenne comune solo nel 1811, durante la dominazione francese.
L'origine di Nicastro, invece, è da far risalire alla presenza bizantina nella regione, nell'VIII secolo. La città prosperò sotto le dominazioni normanna e sveva. Fu città regia sotto gli Angioini, passando, poi, ai Caracciolo e ai D'Aquino. Il nucleo antico si sviluppa tutto attorno al castello svevo (in realtà di origini normanne).
Il borgo di Sant'Eufemia sorse nei pressi di Ternia, storica città commerciale della Magna Grecia. La prima documentazione certa risale al periodo normanno ed è stata sede di un Baliaggio (area di giurisdizione) assegnato dal Sovrano Ordine Militare dei Cavalieri di Malta.
Siti di interesse:
- il Castello normanno, dove Federico II fece rinchiudere il figlio ribelle Enrico e di cui rimangono solamente parte del mura e del maschio. La posizione elevata, tuttavia, permette di godere di una splendida vista tutt'intorno.
- la Chiesa arcipretale di San Pancrazio, attorno alla quale si sviluppa tutto il borgo di Sambiase, di origini seicentesche. Danneggiata dal terremoto del 1638 e del 1735 si iniziarono i lavori di ricostruzione che terminarono nel 1800 con gli affreschi della volta. L'interno è scandito in tre navate con un transetto poco profondo.
- la Chiesa dell'Immacolta, nel borgo di Sambiase, probabilmente fondata nel XVII secolo, con portale settecentesco, mentre la decorazione interna è databile tra il XVIII ed il XIX secolo.
- la Chiesa di San Francesco di Paola, risalente al XV secolo, con annesso convento, fatto costruire da Giovanni da Senatore, arcidiacono della cattedrale di Nicastro, alla fine del '400 e successivamente donato ai padri minimi nel 1508.
- Palazzo Cerra (già Fiore), con stucchi settecenteschi sui due fronti dell'edificio e che, originariamente, decoravano anche lo scalone interno e la loggia.
- la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, rifacimento del 1640-1642 dell'originaria cattedrale, voluta dalla principessa normanna Ermengarda e distrutta dal sisma del 1638. Notevoli sono le decorazioni dei tre portali ed i pilastri di divisione delle navate. La torre campanaria è ancora quella seicentesca con impianto quadrangolare a due livelli. L'interno, che ha subito rifacimenti neoclassici, si sviluppa in tre navate e conserva un bell'altare marmoreo napoletano nella Cappella del Ss. Sacramento ed il seicentesco altare del Crocifisso.
- il seminario vescovile, situato a fianco alla Cattedrale e sede del Museo Diocesano.
- la Chiesa di San Domenico, ricostruita nel 1640 su quella originaria, ma riconfigurata nel corso del XVIII secolo; la facciata, in stile neoclassico, è datata 1840. La volta è decorata da affreschi di Francesco Colelli mentre l'organo, del 1607, è del maestro napoletano Gerolamo De Amato.
- la Chiesa di Santa Caterina, preceduta da una scenografica scalinata, sorge su una preesistente chiesa cinquecentesca. Gli affreschi sulla volta sono opera di Francesco Colelli mentre gli stucchi di Pietro Joele di Fiumefreddo Bruzio.
- la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, fatta costruire dai Cappuccini nel XV secolo con annesso convento. All'interno sono ammirabili tele di padre Fedele da San Biagio e di Giacomo Stefanoni.
- l'arco di Sant'Antonio, vicino al ponte sul torrente Canne.

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