Rinomata località balneare affacciata sul Mar Tirreno, la leggenda vuole che Tropea sia stata fondata dal dio Ercole, di ritorno dalla Spagna. Abitata sin dal Paleolitico, divenne colonia greca (nella zona sono state rinvenute alcune tombe magno-greche) e successivamente fu conquistata dai Romani. Dopo la caduta dell'Impero Romano si successero Bizantini, Saraceni, Normanni ed Aragonesi.
Tropea è un complesso urbanistico con una ricca varietà di stili architettonici: da quello normanno a quello arabo, fino allo stile liberty. E' impressionante il numero di palazzi nobiliari che sorgono nel perimetro del centro storico, arroccato su di una rupe che si affaccia sul mare, e che risalgono al 1600, così come il nutrito numero di chiese.
Il Duomo fu realizzato in stile siculo-normanno nel XI secolo, su di un antico cimitero bizantino. Rimaneggiato più volte nei secoli a causa di terremoti ed incendi, fu riportato al suo originario stile architettonico con i lavori di ristrutturazione di inizio Novecento. Sull'altare maggiore è custodita l'icona della Madonna di Romania, protettrice della città,di scuola giottesca, ed eseguito su tavola di cedro del XIII secolo. All'interno della cattedrale è possibile, inoltre, ammirare la statua della Madonna della Libertà (XVII secolo), un bassorilievo marmoreo della natività del Quattrocento, un altorilievo rinascimentale raffigurante la Resurrezione di Cristo ed un crocifisso ligneo di autore ignoto.
In Piazza Ercole sorge il Sedile Magnum, luogo di riunione dei notabili, nonché sede della Corte di Giustizia per molti anni.
Altro simbolo della città è il Santuario di Santa Maria dell'Isola, situato su di un'isola in passato staccata dalla terraferma e poi ricongiunta dal successivo insabbiamento. Costruita dai Benedettini in stile tardo medievale, subì negli anni varie modifiche, fino a portarla in epoca rinascimentale a basilica latina. Oltre alla chiesa sull'isola è possibile visitare un giardino ricco di piante mediterranee, aiuole e panchine sono dislocate in vari punti, da dove è possibile vedere il mare in una prospettiva veramente indescrivibile. Vi è un piccolo Museo, con immagini e documenti che raccontano la storia del Santuario.
Al suo interno, nelle strette viuzze, la cittadina nasconde tesori incantevoli, le corti delle abitazioni ed i numerosi portali decorati a mano. Alcuni palazzi, grazie a cisterne scavate nella roccia, accumulavano il grano proveniente dal monte Poro, che veniva, poi, caricato sulle navi ormeggiate sotto la rupe tramite condotte in terracotta.