Laion (Lajen in tedesco) è un suggestivo paesino di montagna, situato su un altopiano soleggiato all'imbocco della Val Gardena e della Val d'Isarco, in provincia di Bolzano, circondato da vigneti, boschi e pascoli d'altura e con una meravigliosa vista sulle Dolomiti. E' una località di villeggiatura ideale per gli appassionati del contatto con la natura e delle lunghe passeggiate all'aria aperta, grazie ai tanti sentieri montani che circondano Laion; per i più intraprendenti, invece, è possibile effettuare anche escursioni verso le cime dolomitiche e gli alpeggi. In inverno il comprensorio sciistico Dolomiti Superski è alla portata di tutti.
Il toponimo, attestato già nel 985, deriverebbe dall'antroponimo latino "Lagius", con l'aggiunta del suffisso "-anus" per indicarne l'appartenenza (quindi, terreno di Lagio).
Scavi archeologici condotti in zona permettono di affermare che i primi insediamenti umani risalirebbero all'Età Neolitica; rilevanti ed altrettanto interessanti, non solo dal punto di vista storico, sono i reperti dell'Età del Bronzo e del Rame, nonché quelli del periodo retico e romano. In epoca medievale vantavano possedimenti sia la chiesa vescovile di Frisinga che quella di Ratisbona; tuttavia, a partire dal XIV secolo, il paese pian piano passò sotto il controllo dei Conti di Tirolo.
Siti di interesse:
- Castel Forte, uno dei più imponenti complessi fortificati dell'Alto Adige. Costruito alla fine del XII secolo fu ulteriormente ingrandito nel corso dei secoli successivi. Di particolare pregio è la sala rinascimentale con stube gotica.
- la Chiesa di Santa Caterina (XV secolo), sulla cui facciata sono ancora visibili tracce di affreschi parzialmente consunti. All'interno, oltre al pregevole altare barocco, segnaliamo preziose figure di santi e capolavori scultorei.
- la piccola Chiesa di San Bartolomeo, risalente al XV secolo, con resti di affreschi all'interno ed altare di epoca tardo-barocca;
- la Chiesa di Santa Maria, realizzata, secondo la tradizione, su un preesistente edificio di culto pagano, è menzionata già nel 1147 e si presenta attualmente in stile gotico. L'altare maggiore è un'elegante fusione di elementi gotici e rinascimentali.
- la Chiesa di San Nicolò, risalente al periodo tardo-romanico, presenta all'interno un prezioso altare barocco, volta a nido d'ape e portale ad arco acuto.
- la Chiesa di San Pietro, risalente al 1247, rimaneggiata negli anni successivi. Attualmente si presenta in stile barocco con pregevoli dipinti all'interno ed affiancata da un campanile con volta a cipolla;
- la Chiesa di San Giovanni, affiancata da un tozzo campanile, risalirebbe al XIII secolo;
- la Chiesa dei Santi Lorenzo e Stefano, eretta nella prima metà del XIX secolo su un preesistente edificio sacro di epoca romanica. Nel 1714 il campanile romanico fu sopraelevato da una struttura sormontata da una volta a bulbo. Situata su uno sperone roccioso, si presenta in stile neoclassico con interessanti dipinti all'interno.
- il maso Vogelweider, presunta casa natale di Walther von der Vogelweide, poeta e menestrello vissuto tra il 1168 ed il 1230.