In provincia di Frosinone, l'antica "Fabrateria Vetus", situata lungo le rive del fiume Sacco, era un'antica città volsca, già esistente nel 330 a.C., successivamente conquistata dai Romani che la chiamarono "Trerus" o "Tolerus". L'odierno toponimo fu assunto nel 600 d.C. circa, in onore di Petronio Ceccano, conte di campagna, discendente dell'imperatore Tito e padre di papa Onorio I. nel corso del Medioevo la Rocca di Ceccano ricoprì un ruolo importantissimo, grazie alla sua posizione strategica, ai confini dello Stato della Chiesa. Devastata dai Longobardi e ricostruita in breve tempo, entrò nell'orbita di influenza dello Stato Pontificio; fu infeudata ai Ceccano, che estesero i possedimenti per tutta la valle del Sacco, agli Annibaldi e ai Colonna.
Siti di interesse:
- i reperti archeologici di epoca volsca e romana (in particolare l'acquedotto, le terme di Antonino Pio, il Tempio di Faustina Maggiore ed un'imponente villa );
- il Castello dei Conti di Ceccano, che domina la Valle del sacco, e di recente restaurato;
- il Castel Sindici, di proprietà comunale, realizzato nel secolo scorso dall'architetto Cipolla su richiesta della famiglia Sindici;
- la Chiesa di San Nicola, risalente al XII secolo, venne realizzata in stile romanico con colonne che presentano iscrizioni in longobardo;
- la Chiesa di Santa Maria a Fiume, completamente ricostruita nel dopoguerra sulle rovine e con lo stesso stile dell'edificio romanico caduto sotto i bombardamenti. All'interno è custodita una pregevole statua lignea della Madonna ed alcune sculture medievali;
- la Chiesa di San Giovanni Battista, di origini medievali, ha subito notevoli rimaneggiamenti nei secoli successivi, specie agli inizi del Novecento, quando ne fu cambiato l'orientamento.
- la Chiesa di San Sebastiano, realizzata nel 1350 fu ordine del cardinale Annibaldo IV de Ceccano; successivamente abbandonata, fu ricostruita in forme barocche. Recentemente restaurata, conserva all'interno un affresco del Cavalier d'Arpino.