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Arce
Descrizione
E' un comune della provincia di Frosinone, situato sulle colline orientali della media Valle del Liri. Il toponimo, che potrebbe derivare o dal latino "arx" (fortezza) o da "Arcanum" (il nome del monte su cui è adagiato il paese, compare per la prima volta in un documento del VII secolo d.C.. Sebbene in contrada Fontanelle sono state riportate alla luce tracce inequivocabili di un insediamento ominide risalente a 700.000 anni fa, molto più cospicui sono i rinvenimenti di epoca romana che proprio qui, nel 328 a.C., istituirono la colonia latina di Fregellae, radendola al suolo nel 125 a.C. perché ribellatasi al potere dell'Urbe. L'esistenza in zona di un fondo denominato "Arcanum" già compare in alcune epistole di Cicerone, inviate sia al fratello Quinto che all'amico Pomponio Attico. Nel 702 d.C. fu sottratta all'Impero d'Oriente dal duca longobardo di Benevento Gisulfo I; nell'850 entrò a far parte del Principato longobardo di Capua. Saccheggiata dai saraceni e dagli Ungari, fu ceduta ai monaci di Cassino che la tennero sino al 1058, quando cade in mano normanna. Nel 1265 passò ai D'Angiò che la infeudarono prima ai Cantelmo e poi ai Della Rovere. Nel 1796 fu aggregata al Regno di Napoli.
Siti di interesse:
- l'area archeologica di Fregellae, l'antica colonia romana fondata nel 328 a.C. e distrutta nel 125 a.C. per ordine del senato romano;
- i cippi confinari tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli;
- la Torre di Sant'Eleuterio (anche detta del pedaggio o saracena) fungeva in passato una funzione di controllo dei traffici sul fiume Liri;
- la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, edificata tra il 1702 e il 1744 in stile barocco con pregevoli stucchi. La facciata imponente è affiancata da due torri: la prima con l'orologio (1819) e la seconda con meridiana (1955). All'interno sono conservate le reliquie di Sant'Eleuterio;
- la piccola Chiesa di Sant'Agostino, in stile preromanico;
- la bella chiesetta della Madonna Addolorata, al cui interno è conservato un pregevole crocifisso ligneo;
- la Chiesa di Sant'Eleuterio, costruita nel luogo di sepoltura del Santo patrono di Arce, divisa in tre navate coperte da capriate in legno.
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