Tivoli, l'antica Tibur Superbum, come la definì il poeta latino Virgilio, è situata sulle pendici dei monti Tiburtini, rilievi a est di Roma. Celebre per il clima mite e l'incantevole verde della sua natura fin dall'epoca romana, pur essendo una piccola città, vanta nel suo territorio due siti inseriti dall'Unesco nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità: la cinquecentesca villa D'Este e villa Adriana, complesso architettonico di epoca romana.
Fin dal periodo romano era luogo prediletto di villeggiatura, rifugio dal caldo estivo della città: fra gli altri personaggi famosi che vi trascorrevano i mesi estivi, Sallustio, Catullo, Orazio, Mecenate. A costruirvi sfarzose ville furono poi, nel Cinquecento, i nobili romani, che gareggiavano in sfarzo e fantasia sia nella realizzazione degli edifici che in quella dei giardini.
Il monumento più famoso della città è villa D'Este, realizzata nel sedicesimo secolo sulla struttura di un monastero benedettino per il cardinale Ippolito II d'Este, figlio di Lucrezia Borgia e di Alfonso I d'Este. La villa è celebre per le sue meraviglie artistiche, tra cui spiccano gli affreschi di scuola romana del Cinquecento ma, soprattutto, per i suoi giardini all'italiana che sorprendono con il suggestivo spettacolo dei giochi d'acqua e di suoni e per le fontane, alimentate dal fiume Aniene mediante una condotta che passa sotto il centro storico cittadino. Da poco sono tornate a suonare la fontana dell'Organo e la fontana della Civetta che, per oltre due secoli, erano rimaste mute: quella dell'Organo riproduce quattro brani di epoca rinascimentale; la fontana della Civetta simula invece il canto degli uccelli. Altre fontane famose sono quella del Bicchierone, forse opera di Bernini, e la Rometta, riproduzione in miniatura di edifici dell'antica Roma.
Un altro tesoro di Tivoli è il parco della villa Gregoriana, situato sotto l'antica acropoli dove, tra grotte e boschi, si possono ammirare anche i resti di alcuni templi romani, tra cui il tempio di Vesta, a pianta rotonda (che conserva 10 delle originarie 18 colonne scanalate in stile corinzio risalenti al secondo secolo prima di Cristo) e quello delle Sibille, del secondo secolo prima di Cristo, entrambi trasformati in chiese nel Medioevo. Dai terrazzi della villa Gregoriana si può ammirare la Grande Cascata con lo spettacolo dell'acqua che precipita con suggestivo fragore da un'altezza di 160 metri. Un'altra importante testimonianza storica di Tivoli è rappresentata dal duomo, completamente ricostruito nel 1635 in stile barocco ma che conserva il campanile dell'originario edificio romanico. Accanto all'edificio si trova la Mensa ponderaria, una pesa pubblica di età romana che presenta ancora oggi i pesi, tavole in marmo con misure di capacità e due banconi con i vari campioni. Interessante poi Rocca Pia, un'imponente fortezza quadrilatera fatta costruire da Pio II, accanto alla quale sorgono i resti dell'anfiteatro di Bleso che in epoca imperiale ospitava i giochi dei gladiatori.
A rivaleggiare per fasto e unicità con villa d'Este è l'altro grande capolavoro d'architettura e urbanistica: villa Adriana, posizionata nella valle sottostante, la più grande villa delle ville imperiali romane. Si dice che fu lo stesso imperatore Adriano a progettare questa sua residenza, ispirandosi alle strutture tipiche delle province orientali dell'impero. Le dimensioni imponenti si accompagnano al fasto degli arredi e dei decori; molte delle opere rinvenute durante gli scavi archeologici, come ad esempio le quattro Cariatidi di oltre 2 metri, sono esposte nel vicino Museo. Più che una villa, il complesso è un insieme di giardini ed edifici, fra cui teatri, biblioteche e terme, che nella loro armonia costituiscono un esempio pressochè unico al mondo di cultura tardo ellenistica.
Fra l'altro, da visitare sono il teatro marittimo, le Grandi e le Piccole terme (un tempo forse riservate alle donne), il Canopo, valletta artificiale che tenta di ricreare l'omonima città egizia, il palazzo imperiale, probabile residenza invernale dell'imperatore, che si estende per 50.000 metri quadrati e il teatro greco.
Una visita a Tivoli non può non prevedere una passeggiata per il paese che, partendo da via Campitelli, una delle strade più tipiche della città con le case tardo-medievali, porta a San Pietro alla Carità, chiesa fondata alla fine del quinto secolo probabilmente da papa Simmaco. Suggestive sono anche via del Colle e vicolo dei Ferri, dove sono visibili numerose torri e la chiesa di Santo Stefano dell'undicesimo-dodicesimo secolo, sconsacrata nel 1872 e trasformata in teatro ed abitazione. Meritano una visita anche la chiesa di Santa Maria Maggiore, del tredicesimo secolo, che conserva un portale con rosone del periodo tardogotico e un trittico di Bartolomeo da Siena del quattordicesimo secolo e la chiesa di San Silvestro, in stile romanico, con preziosi affreschi duecenteschi.