Sacrofano è un comune della provincia di Roma, arroccato sulle pendici vulcaniche del Monte Musino. Sull'origine del toponimo non si registra concordia di opinioni: sono molte, infatti, le leggende legate alla presenza di una scrofa (che, tra l'altro, compare anche nello stemma comunale), mentre altre sostengono l'esistenza di un trono dedicato ad una dea (sacrum fanum).
Assoggettata dagli Etruschi e facente parte del territorio di Veio, con la successiva conquista da parte dei Romani, nel territorio di Sacrofano furono costruite numerose ville, grazie soprattutto alla vicinanza con la Via Flaminia e la Via Cassia. Abbandonate quasi in concomitanza con la caduta dell'Impero di Roma, nel 775 il "fundus Scrofanum" rientra nei possessi della Chiesa di Santa Maria in Cosmedin, mentre nel 1027 è citato tra i possedimenti della Diocesi di Selvacandida. A partire dal XIII secolo passò ai prefetti di Vico, ai Savelli, ai Nardoni, agli Orsini e ai Chigi.
Siti di interesse:
- il sito archeologico del Monte Musino;
- l'antica Rocca medievale, situata nella parte alta del paese, ed ora inglobata nell'abitato;
- la Chiesa di San Giovanni Battista, edificata nel XII secolo e rimaneggiata nel XV secolo, si presenta a piante irregolare, con navata unica, preceduta da un vestibolo ed un ambulacro a destra. Significativo è il campanile trecentesco, in blocchi di tufo.
- la Chiesa di San Biagio, risalente alla seconda metà del Quattrocento.