Circondata da frutteti e dalle montagne del Parco Naturale del Gruppo Tessa, Parcines (Partschins in tedesco) è un ridente comune della provincia di Bolzano, situato a breve distanza dalla città termale di Merano, all'imbocco della Val Venosta. E' una località particolarmente suggestiva, ideale per gli amanti della natura, dello sport, delle escursioni lungo i sentieri montani e della buona gastronomia.
Il toponimo ha origini preromane e risulta documentato per la prima volta nel 1085.
Il rinvenimento, nel 1552, di una pietra miliare dell'antica strada romana Claudia Augusta, presso la frazione di Rablà, ci conferma che questa, come molte altre zone dell'Alto Adige, fu interessata dalla colonizzazione da parte dei Romani, che influenzarono non solo la redistribuzione delle terre, attraverso le centurie, ma riorganizzarono i trasporti con la costruzione di importanti arterie di collegamento. Queste ultime, tuttavia, se nel corso della dominazione romana favorirono un più rapido scambio di uomini e merci, con la caduta dell'Impero, paradossalmente, permisero alle popolazioni barbare di raggiungere questi luoghi con maggiore facilità. Il prezioso ritrovamento è oggi esposto presso il Museo di Bolzano.
Siti di interesse:
- la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, già menzionata nel 1264 e rinnovata in stile tardo-gotico; è affiancata da un campanile a cipolla.
- la Chiesa di San Giacomo a Rablà, in stile tardo-gotico;
- la Chiesa gotica di Sant'Elena a Tel, con crocifisso cinquecentesco;
- Castello Spauregg, risalente al XII secolo, di proprietà privata;
- Residenza Gaudententurm, ex residenza nobiliare dei signori di Parcines, anch'essa di proprietà privata;
- Residenza Stachelburg, anteriore al XIV secolo, oggi azienda vinicola.
- il Museo della macchina da scrivere "Peter Mitterhofer", dal nome del suo inventore, nativo proprio di Parcines, espone circa 2000 esemplari;
- la cascata di Parcines, una delle più impressionanti dell'Alto Adige, con un salto di circa 98m.