Frequentata località turistica nonché porto peschereccio tra i più importanti in Puglia, Mola di Bari sorge in un'area abitata sin dal Neolitico, testimoniata dai ritrovamenti rinvenuti in località Portone di Ruggiero e Scamuso. Successivamente divenne colonia magno-greca e colonia romana.
Tuttavia le prime testimonianze scritte risalgono al Medioevo, riferibili proprio al nucleo di Mola (1277). E fu proprio in questo periodo che Carlo I d'Angiò diede ordine di costruire il castello a difesa della città dalle continue incursioni piratesche. L'attuale pianta stellata e le difese sono state realizzate nel Cinquecento, dopo l'assedio dei Veneziani.
La Chiesa Madre, dedicata a San Nicola, fu edificata da Francesco e Giovanni de Selenico e Giovanni da Curzola tra il 1545 ed il 1564 su una precedente chiesa del XIII secolo. Pregevolissimo esempio di architettura rinascimentale, è diviso in tre navate da colonne che sostengono arcate a tutto sesto sui cui emerge un interessante matroneo. All'interno è possibile ammirare una bella fonte battesimale sorretta da putti danzanti, due altari settecenteschi (uno in marmo e l'altro in legno), tele di scuola pugliese e napoletana, databili tra il XVII ed il XVIII secolo, ed un frammento ligneo che la tradizione attribuisce alla croce di Cristo.
Tra gli altri edifici religiosi menzioniamo la Chiesa di Sant'Antonio, edificata nel 1503 sul luogo in cui sorgeva una cappella preesistente, la Chiesa della Madonna di Loreto, con pregevole rosone in pietra calcarea, la Chiesa di San Giacomo, interamente affrescata e la Chiesa di San Giovanni con annesso monastero, oggi sede dell'Accademia delle Belle Arti.
Tra gli edifici civili meritano di essere segnalati Palazzo Roberti, opera dell'architetto Vincenzo Ruffo, allievo del Vanvitelli, ed il Teatro Comunale "Niccolò Van Westerhout", in stile neoclassico.