Graziosa località turistica dell'Alto Adige, situata ai piedi di Plan de Corones, tra fitti boschi e campi coltivati, Valdaora (Olang in tedesco) è un comune della provincia di Bolzano composto da quattro frazioni, ai confini con il Parco Naturale Fanes-Sennes e Braies, in una conca dell'Alta Val Pusteria.
Durante i mesi estivi è la meta ideale per gli amanti delle escursioni, del trekking e delle passeggiate a cavallo o in mountain bike, lungo i molteplici sentieri montani; in inverno, invece, non ci si può lasciar sfuggire l'occasione di raggiungere le piste del comprensorio sciistico di Plan de Corones.
Il toponimo è attestato sin dal 980 circa; tuttavia, in merito all'origine, non si registra concordia di opinioni: secondo una testi, infatti, deriverebbe dal patronimico celtico "Aulaga" (bene di un Aulos), mentre altra ipotesi sostiene l'origine latina, da "aula" (corte).
L'area fu interessata dalla colonizzazione romana, come attestano i rinvenimenti di piscine ed edicole votive, in prossimità delle fonti termali Bad Bergfall.
Attrazioni:
- un monolito ed una pietra miliare romana;
- la parrocchiale dei Santi Pietro e Agnese, dall'aspetto barocco, affiancata da un alto campanile, simbolo di Valdaora.
- la Chiesa di Sant'Egidio, risalente al 1138, con una pala d'altare di Max Reichlich.
- la Chiesa di Santa Maria, costruzione tardo-gotica del Quattrocento, successivamente barocchizzata;
- il monumento a Peter Sigmayr, oste di Valdaora e compagno d'armi di Andreas Hofer, fucilato dai francesi una volta fallita l'insurrezione;
- la cappella Baumgartner Stöckl;
- Lippa Sega, antica segheria veneziana, attiva fino al 1958.
- il c.d. capitello della peste;
- il caminetto per bruciare il calcare, attivo fino al 1962.
- i bagni termali (Bad Bergfall), fonti sulfuree dalle note proprietà curative apprezzate già dai Romani;
- il sentiero Schorn.