Il toponimo deriva dal nome latino "Rosius". Comune situato ad 870 metri di altitudine, a poca distanza da Aosta, allo sbocco della Valpelline nella Valle del Gran San Bernardo, Roisan è composto da diverse frazioni poste su terrazzamenti. L'abitato si estende dal fondovalle, ove scorre il torrente Buthier, fino alla Becca di Viou, circondato da frutteti e vigneti ed osservatorio privilegiato tanto del capoluogo regionale quanto del Monte Emilius e del Grand Combin.
Le origini dell'abitato probabilmente sono legate all'antico percorso che, risalendo la sinistra del torrente Buthier, univa Aosta al Colle del Gran San Bernardo. Il tracciato era originariamente controllato dai Salassi, i primi abitanti che popolarono la regione in epoca preromana. Formati dall'unione delle tribù dei Celti, arrivate tra l'VIII ed il V secolo a.C. dal centro Europa, con le genti del luogo, i Salassi furono sconfitti dai Romani, giunti nella zona nel I secolo. Della presenza dei Romani rimangono delle iscrizioni funerarie, collocate nel Seicento alla base dell'altare maggiore della chiesa di San Vittore ed ora presso il Museo Archeologico regionale. A partire dal XII secolo la giurisdizione sul territorio di Roisan fu divisa tra i signori di Rhins, legati al Vescovo di Aosta, ed i signori di Quart, che detennero una porzione di maggiore grandezza. Secondo una tradizione popolare nel 1536 a Roisan sarebbe giunto Calvino in fuga verso il Vallese.
Da vedere:
La chiesa parrocchiale di San Vittore, risalente al XV secolo, domina l'abitato. Presenta sulla facciata un affresco raffigurante San Vittore, soldato martire romano. Il campanile romanico con due piani di bifore è stato probabilmente costruito su una preesistente torre. Provengono dalla parrocchiale alcune statue lignee di grande valore raffiguranti San Vittore e due Madonne con Bambino risalenti al XIII e XIV secolo.
La casa forte di Rhins, risalente al 1100, dominava il feudo del Vescovo di Aosta, benchè attualmente adibita a casa rurale, conserva ancora visibili le caratteristiche della casa forte.
La cappella di Martinet.
La cappella di San Filippo Neri.
La cappella dell'apparizione di San Michele.
La chiesa di San Bernardo e della Madonna del Buon Soccorso a Blavy.
La cappella di San Tommaso a Cantebury.