Il toponimo potrebbe derivare dal nome latino "Allius" o dall'espressione latina "ad lignum", per la particolare ricchezza di boschi. E' un piccolo comune montano situato a più di 1100 metri di quota, alle pendici del Monte Saron, nella media Valle del Gran San Bernardo, sulla sinistra del torrente Artanavaz. Gode di una posizione soleggiata e si trova ad appena 15 chilometri da Aosta. Il territorio comunale è composto da diverse frazioni, tutte collegate tra loro da un reticolo di sentieri e tanti sono i tracciati che collegano Allein ai comuni confinanti: Gignod, Etroubles e Doues. La presenza di tanti collegamenti offre la possibilità di trascorrere ore piacevoli a diretto contatto con la natura, scoprendo la ricca flora e fauna alpina rimaste, percorrendo tratti di strada in mountain bikes o a piedi.
Le prime prove dell'esistenza dell'abitato risalgono all'epoca della colonizzazione da parte dei Romani, la cui influenza è testimoniata dal nome. Allein è sempre stato legato alla via che conduceva da Aosta al Colle del Gran San Bernardo e che, sin dall'epoca preromana, consentiva i traffici alle popolazioni stanziate sui due versanti delle Alpi. In epoca medievale Allein non fu mai sede diretta di castellania: appartenne ai signori De Gigno che dominarono anche Gignod con i signori Dossan, de La Porte e Archieri. I De Gigno, verso la metà del Duecento, persero le terre che furono assegnate da Amedeo IV di Savoia ai signori di Quart. Quando questi ultimi si estinsero, nel 1378, il feudo fu amministrato direttamente dai Savoia che nel 1584 costituirono la baronia di Gignod comprendente anche Saint Etienne, Saint Martin de Corlèans, Etroubles, Saint Rhèmy, Saint Oyen e parte di Allein e l'assegnarono in feudo a François de la Crete, come ricompensa per la dedizione ed i servizi ricevuti. Attraverso quest'ultimo passò ai marchesi Pallavicini ed infine al Conte Ernesto di Sambuy.
Da vedere:
La chiesa parrocchiale, risalente al 1307, originariamente era situata nella frazione di Villa. A causa di problemi di smottamento fu ricostruita nel XV e nel XVI secolo, fino a quando si decise di edificare un nuovo edificio in un luogo più adatto. La nuova chiesa, costruita a partire dal 1839, conserva al suo interno numerosi oggetti provenienti da quella precedente, tra cui un crocifisso del XIV secolo, una statua raffigurante Sant'Antonio abate ed un reliquiario in argento risalente al XV secolo.
La cappella di Santo Stefano a Ville.
La casa medievale di Ayez, risalente al XV secolo, è una struttura in pietra con finestre in pietra lavorata. Oggi è destinato ad accogliere la biblioteca ed il Museo del Carnevale della Coumba Freide.
Il Carnevale, momento molto importante per la tradizione rurale del territorio, rappresenta un evento molto sentito ed un'occasione per la degustazione di prodotti gastronomici tradizionali.