Il toponimo è di origini longobarde e fa riferimento a Maginulfo, membro della famiglia reale e Castaldo di Aquino. Comune in provincia di Isernia, situato ai confini con il territorio di Caserta e di Campobasso, alle pendici del massiccio del Matese, Roccamandolfi è un punto di partenza ideale per effettuare escursioni sui monti circostanti. L'abitato con il colore chiaro delle sue abitazioni si distingue in modo netto nel verde circostante creando un angolo pittoresco di paesaggio. Del territorio comunale fa parte, con i suoi 2050 metri, il monte più alto del Matese.
Di origini medievali, probabilmente fu fondato nei primi secoli del XII secolo, epoca in cui giunsero dalla Germania i Mandolfus che ivi edificarono una fortezza. Roccamandolfi fu sottoposto ai Longobardi e in quel periodo fece parte della Contea di Bojano; successivamente fu sotto i Normanni e fu concesso da Carlo d'Angiò a Tommaso d'Evoli e a Berengario di Tarascona. Nel corso della sua storia numerosi furono i feudatari che lo governarono: nel XIII secolo divenne feudo dei Roccafoglia, nel XV dei Gaetani, poi dei Cennamo, successivamente dei Perez. Venduto al Barone Rizzo, nel XVI secolo fu acquistato dai Conti di Trivento, infine fu dei Pignatelli che lo conservarono fino all'Ottocento, epoca in cui il feudalesimo ebbe termine.
Da vedere:
La chiesa di San Giacomo Maggiore è un edificio barocco ad una sola navata, presenta nella cappella di San Gaetano un pregevole altare di epoca settecentesca, opera del Massotti, e cornici coeve, nonchè una scultura lignea settecentesca.
La chiesetta di San Sebastiano.
Il santuario di San Liberato.
La chiesa dei Santi Martiri.
Il castello, situato a pochi chilometri dal paese, su un monte, in posizione dominante l'abitato, è purtroppo in pessimo stato di conservazione. Presenta una pianta semplice con torri circolari e semicircolari. Non esistono dati sicuri sulla precisa data di costruzione, senza dubbio l'edificio era esistente già nel XII secolo. Fu smantellato per ordine dell'imperatore Federico II nel 1223.
La croce viaria in pietra di epoca trecentesca. Situata al centro del paese, è inserita in una cornice circolare e presenta particolari che la rendono estremamente originale.