Il toponimo deriva dal latino "ripulae" (diminutivo di "ripae", quindi piccole rive). E' un comune densamente abitato in provincia di Torino, situato sulle colline tra la Dora Riparia ed il torrente Sangone. Il territorio comunale, disteso ai piedi delle Alpi, confina con quello del capoluogo regionale. È una cittadina dai caratteri medievali che conserva ancora un'antica porta, Porta Sorda, e la Torre della filanda facenti parte delle originarie mura di cinta sfortunatamente distrutte.
Si ritiene che la zona fosse stata popolata in principio dai Taurini che, dopo il IV secolo a.C. furono raggiunti dai Celti e convissero pacificamente. In loco transitò l'esercito di Annibale e successivamente si stabilirono i Romani che determinarono con la loro colonizzazione un cambiamento radicale sotto ogni aspetto. Situata lungo la via delle Gallie, nei pressi del confine, fu nei secoli spesso occupata e saccheggiata. Maggiore stabilità e tranquillità Rivoli acquistò durante il periodo in cui fu sottoposta alla dinastia sabauda: Amedeo VI di Savoia eresse il paese a capitale della contea. Un altro periodo florido e foriero di sviluppi positivi, soprattutto in campo edilizio, fu il XVIII secolo che vide attivo l'architetto Filippo Juvarra. Le truppe francesi guidate da Napoleone distrussero molta parte delle mura che racchiudevano l'antico centro storico.
Da vedere:
La Collegiata di Santa Maria della Stella, la cui costruzione ebbe inizio nel 1827, è un edificio che fu oggetto di numerosi rimaneggiamenti, come si evince dai diversi stili che lo caratterizzano. La testimonianza più antica della struttura è il campanile in stile gotico, sormontato da cuspide piramidale e abbellito da bifore. Recentemente minuziosamente restaurato, presenta un orologio donato da Amedeo II nel 1723.
La parrocchiale di San Martino nella sua attuale struttura terminò nel 1788. Presenta, oltre all'altare maggiore, quattro altari laterali. Conserva la Pala dell'Annunziata datata 1790, un'opera di Francesco Gonin del 1868, due statue dei primi anni del XVIII secolo raffiguranti Santa Lucia e Sant'Agnese. L'altare maggiore, proveniente dalla chiesa di San Massimo e San Lorenzo di Collegno, è di origine settecentesca e fu collocato nella chiesa nei primi anni dell'Ottocento. È ricco di intarsi policromi in marmo, applicazioni in bronzo e sculture. Dietro l'altare è collocato un San Martino realizzato nel 1697 da Gerolamo Gherzi, la chiesa custodisce inoltre un gruppo del primo Settecento, bellissimi arredi e altre pregevoli opere d'arte.
La chiesa di San Rocco.
La chiesa di Santa Croce.
La chiesa di San Bartolomeo Apostolo.
La cappella di San Grato.
La cappella della Croce dorata al cimitero.
Il Castello, reggia sabauda progettata dall'architetto Juvarra e rimasta incompiuta, si trova in posizione dominante sull'abitato. Ospita il Museo d'arte contemporanea.
La casa del Conte Verde del Quattrocento.
Palazzo Piozzo.
Il Mulino Barca, situato in prossimità della Dora Riparia, fu ricostruito nel 1891.