Il toponimo deriva probabilmente da "Caburriates", antica tribù ligure-celtica che fu presente nella zona. E' un comune in provincia di Torino, il cui territorio è esteso per circa 50 Km quadrati intorno alla cosiddetta Rocca, la cima di una montagna sommersa dai detriti trasportati dalle acque fluviali nel corso dei secoli e dalla cui sommità, a 162 metri di altezza dalla pianura e 462 dal livello del mare, è possibile usufruire di un panorama unico sugli Appennini liguri, il Gran Paradiso ed il capoluogo regionale. Comprende, oltre all'abitato principale, una serie di frazioni, e si trova al confine tra la provincia di Torino e quella di Cuneo, non distante dalla sorgente del Po. Ha vocazione principalmente agricola, benchè siano attive industrie per la lavorazione delle carni, del granito e diverse attività artigianali.
Inizialmente vi si insediarono popolazioni celtiche-liguri, probabilmente attirate dalla montagna e dalla sorgente del fiume; i Romani vi giunsero nel I secolo a.C. lasciando numerose tracce della loro permanenza: frammenti di ceramiche, necropoli, lapidi, ecc. Il Forum Vibii-Caburrum raggiunse il massimo sviluppo sotto Augusto, seguendo le sorti dell'Impero. A partire dal 568 si susseguirono in zona i Longobardi, i Franchi ed i Saraceni, determinando distruzioni e riedificazioni dell'abitato. Cavour fu conteso tra i Savoia-Acaja ed i Marchesi di Saluzzo. Dominio degli Acaja, durante il XIV secolo, visse un periodo felice e di partecipazione democratica, rara per l'epoca. All'inizio del XV secolo il borgo si presentava cinto da mura e caratterizzato dalla presenza di due castelli sulla Rocca. Dopo l'estinzione del ramo degli Acaja, fu concesso in feudo dai Savoia a Ludovico di Racconigi. È qui che nel 1561 fu firmata la Pace di Cavour tra Savoia e Valdesi. Conquistato alla fine del XVI secolo dal Lesdiguieres, solo dopo tre anni abilmente fu ripreso dai Savoia. Dopo la morte di Vittorio Amedeo I, il paese fu conteso dai diversi rami della casa sabauda. Nel 1649 fu concesso in feudo ai Benso di Santena Ponticelli da cui discese il famoso Camillo Benso conte di Cavour; nel 1685 il paese subì nuovamente gli attacchi delle truppe francesi. Con il periodo napoleonico visse un altro periodo di decadenza.
Da vedere:
L'abbazia di Santa Maria, fondata nel 1037 sul luogo in cui si ergeva un preesistente edificio dell' VIII secolo, distrutta dai Francesi nel XVI secolo, fu ricostruita nel 1728 con dimensioni ridotte. Nella cripta è custodito l'altare più antico della Regione, ha tre navate separate da colonne ed abside semicircolare. L'ex monastero, ristrutturato recentemente, ospita il Museo Archeologico di Caburrum.
La Riserva Naturale Rocca di Cavour Parco del Po tratto cuneese è una piccola collina che insolitamente ed in maniera del tutto originale emerge al centro di una pianura. L'altura è coperta quasi completamente da boschi e da numerose specie di piante ed animali. È un habitat particolare tutelato come riserva naturale.
Il centro storico.