Il toponimo, per alcuni, deriverebbe dall'antroponimo latino "Prinius" con l'aggiunta del suffisso "-anus" che indica appartenenza, per altri, invece, dal greco "perì gnatos" (vicino al passaggio angusto), infine c'è chi ritiene che il nome faccia riferimento all'abbondanza nella zona di piante di pero. Comune in provincia di Salerno, situato tra la valle dell'Alento e le pianure del Testene e del Solofrone, sul suo territorio si trova il lago artificiale dell'Alento. Prignano è una location ideale per la tranquillità che si gode in collina e per la vicinanza al mare che è visibile da questo punto ed offre scorci panoramici davvero eccezionali. Il paese costituisce un ottimo punto di partenza per raggiungere Paestum.
I reperti risalenti all'epoca greca e romana consentono di ipotizzare che la zona fosse abitata anche nei tempi più antichi. I primi dati certi sull'esistenza dell'abitato risalgono all'VIII secolo d.C., periodo in cui il territorio di Prignano fu donato ai monaci della badia di Cava de' Tirreni; appartenne ai Sanseverino fino al XII secolo. Nel corso degli anni diverse furono le famiglie feudali che governarono su queste terre, tra questi i Cardone che detennero il feudo fino all'abolizione del feudalesimo nei primi anni del XIX secolo. L'abitato originariamente era suddiviso in tre nuclei, di cui il più antico era Melito.
Da vedere:
La chiesa dei Santi Cosma e Damiano è tutto ciò che rimane dell'antico casale di Poglisi. Situata nel cimitero del paese, fu costruita nel X secolo. Presenta tre navate divise da archi.
La chiesa di San Nicola di Bari, edificata prima del XIII secolo, ha subito diversi rimaneggiamenti. Si presenta a tre navate con cinque altari in marmo di Carrara ed affreschi.
La chiesa di Santa Caterina, edificata probabilmente prima del Cinquecento, conserva al suo interno un originale altare ed una antica e pregevole tela.
La chiesa di San Biagio non si sa con precisione quando fu costruita, forse nel XIV secolo.
La chiesa di Sant'Antonio da Padova risalente al XII secolo.
L'oasi del fiume Alento ove è possibile effettuare il bird watching, la pesca sportiva, il trekking, escursioni in mountain bike o a cavallo.
Palazzo Cardone, costruito intorno al Settecento, è un edificio maestoso, ma disabitato da tempo.
La torre della famiglia Volpe è una struttura massiccia, a base quadrangolare con feritoie, oggi parzialmente in rovina.
Fontana Vecchia è una sorgente situata in una antica casa rurale.
Il Vico degli Aranci è il più antico della frazione Melito.