Il toponimo deriva dalla presenza nei pressi dell'abitato di un ponte in pietra che rendeva possibile il passaggio della Via Latina che univa Roma a Benevento. Comune in provincia di Benevento, situato nei pressi del punto in cui il torrente Alenta confluisce nel fiume Calore, a nord del massiccio del Taburno, Ponte è un centro rinomato per la produzione di vini ed olio.
Il rinvenimento di reperti di epoca Neolitica e dell'Età del Ferro provano la frequentazione umana sin dalla preistoria. La scoperta di una tomba risalente al VII secolo a.C. consente di affermare che nei pressi di Ponte si insediarono i Sanniti. La presenza del ponte di epoca romana, che dà il nome al paese, e dell'antica strada romana prova senza ombra di dubbio che la zona fu sotto il controllo dell'Urbe. Il nucleo urbano primitivo risale al Medioevo: è attestato che il principe longobardo Pandolfo donò il centro al monastero di San Lupo e Zosimo. Nel XIII secolo nei pressi di Ponte si scontrarono le truppe angioine e sveve. Nel corso della sua storia appartenne a diverse famiglie feudali: i Fenucchi, i Sanframondo, i Sarriano. Fu parte del territorio molisano e nella prima metà del XIX secolo fu inglobato nel comune di Casalduni prima e di Paupisi poi. Riconquistò la sua autonomia amministrativa solo nel 1913.
Da vedere:
La chiesa del Santissimo Rosario, in stile neoclassico, fu edificata nel Cinquecento e più volte oggetto di rifacimenti che, tuttavia, non hanno alterato molto la struttura originaria. La facciata, alquanto semplice, è sormontata da un timpano, il campanile massiccio è inglobato nella struttura ed è suddiviso in quadranti da cornici orizzontali. All'interno abbonda l'oro zecchino, si conserva un pregevole crocifisso in legno, una statua lignea di epoca settecentesca ed un piatto decorato a sbalzo del Cinquecento.
L'abbazia di Sant'Anastasia fu edificata intorno all'XI secolo, probabilmente sui resti di una villa romana. Nel corso dei secoli fu oggetto di diverse modifiche ed aggiunte, distrutta nel 1934, è stata restaurata. Edificata in pietra, presenta un'unica navata ed affreschi, sfortunatamente non intatti.
La cappella di San Dionigi.
I resti del castello risalente alla fine dell'XI secolo. Fu teatro di scontri tra Svevi ed Angioini nella seconda metà del XIII secolo.