In provincia di Trento, Nago-Torbole è un caratteristico comune del Comprensorio Alto Grda e Ledro che raggruppa due diversi insediamenti: Nago, situato in posizione più elevata, lungo la strada che conduce alla Val d'Adige, e Torbole, collocato alle pendici nord-occidentali del Monte Baldo, in riva al lago di Garda, poco distante dalle foci del fiume Sarca.
L'area fu oggetto di insediamenti umani sin dal Neolitico. Tra gli eventi storici più significativi menzioniamo quello che viene comunemente chiamato "Galeas per Montes", ossia il passaggio, nel 1439, di una intera flotta veneziana formata da sei galee e 25 imbarcazioni più leggere, attraverso la Valle del Cameràs, dopo aver navigato a ritroso il fiume Adige. Un'impresa militare dalle dimensioni mastodontiche, se si pensa che furono necessari 2000 buoi e 15000 ducati. Nel 1440 la flotta veneziana riuscì a sconfiggere quella viscontea nelle acque del lago di Garda.
Il 12 settembre 1786 sulle rive del Garda giunse J. Wolfgang Goethe che, sinceramente stupito della bellezza dei luoghi e del clima mediterraneo, esclamò: "Quanto vorrei che i miei amici fossero per un attimo accanto a me e potessero godere della vista che mi sta dinanzi".
Grazie ai venti Ora e Pèler, Torbole è una località turistico-climatica particolarmente apprezzata dagli amanti del windsurf.
Siti di interesse:
- il Forte di Nago, splendido e ben conservato esempio di architettura castrense, realizzato dagli Austriaci dopo le sconfitte di Solferino e San Martino;
- i pochi ruderi rimasti di Castel Penede, sullo sperone roccioso che si affaccia sulla Valle di Santa Lucia, e che testimoniano di un'imponente roccaforte, menzionata sin dai primi anni del XIII secolo.
- la parrocchiale di San Vigilio a Nago, di antichissima origine, in quanto menzionato già in documenti datati 1194, sebbene sia stato oggetto di numerosi rifacimenti ed ampliamenti nei secoli successivi (l'ultimo, in ordine di tempo, nel Secondo Dopoguerra);
- la Chiesa della Santissima Trinità, al cui interno è custodita una statua lignea raffigurante Dio Padre che sorregge il Figlio Crocifisso;
- la Chiesa di Sant'Andrea a Torbole, sebbene menzionata sin dal 1175, si presenta in stile tardo-barocco, al cui interno è possibile ammirare una pala raffigurante il Martirio di sant'Andrea, opera del pittore veronese Giambettino Cignaroli;
- la Chiesa di Santa Maria al Lago (1939).
- la Chiesa di San Zeno (XII secolo);
- la cinquecentesca Chiesa di San Rocco;
- il porticciolo di Torbole;
- il casello del dazio;
- il fenomeno post-glaciale delle Marmitte dei Giganti, enormi cavità di 4 o 5 metri di diametro, originate dalle acque di disgelo;
- il Sasso dei Bimbi, così detto per il particolare rumore provocato dalle acque del lago che si infrangono su di esso, simile al vagito di un neonato.
- il Lago di Loppio.