Sul toponimo non c'è concordia: per alcuni deriverebbe da "bruscia", (cespuglio), per altri dalle parole dialettali "brussei" (cespuglio) oppure "brusson" (mirtillo); esiste ancora un'altra corrente di pensiero che vuole all'origine del nome il termine "bruxeum" (giacimento aurifero) per via di miniere presenti in loco. E' situato a metà della Val d'Ayas ad oltre 1300 metri di altitudine, tra i comuni di Ayas e Challand-Saint-Anselme, circondato da boschi e pascoli. Il territorio comunale, soleggiato e dal clima particolarmente mite, è composto da diverse frazioni: il capoluogo, denominato Trois Villages, è formato dai tre villaggi di Fontaine, Pilaz e Pasquier. La zona è ricca di laghi tra i più suggestivi della regione e sorgenti. Vi sono diversi tracciati per lo sci nordico ed è proprio qui che si trova uno degli anelli per lo sci di fondo più famosi della Val d'Aosta, sede delle competizioni di Coppa del Mondo.
La zona fu abitata dai Salassi che già sfruttavano le miniere situate nei pressi del lago di Frudière; successivamente furono sconfitti dai Romani. Nel 515 il territorio fu ceduto dal Re Sigismondo di Borgogna all'Abbazia di Saint Maurice d'Agaune nel Vallese insieme con diverse proprietà, tra le quali il feudo di Graines che comprendeva i comuni di Gressoney-Saint-Jean, Gressoney-La Trinitè, Ayas, Brusson e Challand-Saint-Anselme. In questo contesto fu costruito il castello di Graines in una posizione strategica. I monaci dominarono a lungo su queste terre, fino al XIII secolo, allorché le concessero agli Challant in cambio di una rendita annuale. Nel XVII secolo il paese ospitava una stazione di doganieri, i Soldats du sel. Dal 1841, con l'estinzione della famiglia Challant, il castello divenne di proprietà dei Passerin d'Entreves, nel 1947 fu ceduto al Comune.
Da vedere:
Il castello di Graines secondo una leggenda sarebbe stato edificato intorno all'XI secolo. Situato su una rupe, all'imbocco del Vallone di Freudière, controllava l'accesso alla Valle di Gressoney e l'intera Valle di Ayas. Dell'antica costruzione rimangono solo una torre quadrata ed una cappella con abside semicircolare, l'impressione è di grande essenzialità e semplicità.
La chiesa parrocchiale di San Maurizio edificata nel 1872 in luogo di un precedente edificio del XV secolo costituito da una sola navata e collegato al campanile. La struttura attuale presenta tre navate, conserva quattro altari lignei ed una preziosa cantoria in legno scolpito, nonchè un grande dipinto di Carlo Morgari, raffigurante San Maurizio e situato nel presbiterio, che sostituisce una tela precedente distrutta da un incendio nel 1927.
La cappella di San Valentino a San Valentino.
La cappella dei Santi Giacomo e Filippo ad Arcèsaz.
La cappella dei Santi Giacomo e Filippo a Curien.
La cappella di San Lorenzo ad Estoul.
La cappella della Madonna delle Nevi ad Extrepièraz.
La cappella di San Matteo e San Giovanni a Fènilliaz.
La cappella della Madonna del Carmine a Fontaine.
La cappella di Santa Margherita a Graines.
La cappella di San Grato a La Croix.
La cappella di Sant'Antonio da Padova a La Pila.
La cappella di San Rocco e Santa Maria Ausiliatrice a Pasquier.
La cappella di Sant'Anna e San Giovanni Battista a La Servaz.
Le cappelle di Santa Maria Assunta e di San Pantaleone a Vollon.